TURBIGO – Abbiamo scoperto che c’è un nuovo custode al Cimitero quando – il 19 settembre, alle 19 – ci ha chiamato al telefono dicendoci: “Sono il custode del Cimitero. C’è Vittorio Sgarbi in giro tra i vialetti alla ricerca delle statue di Carlo Bonomi. Son qui da poco e non conosco la collocazione delle opere dello scultore”.
Prendiamo l’auto di corsa (non capita tutti i giorni di scambiare quattro chiacchiere con il grande critico d’arte) e arriviamo al Camposanto. Incrociamo il custode: ci dice che si era appostato per attenderci e, precisamente, non sa dov’è l’Uomo. L’orario di chiusura del cimitero (18.30) è già passato, ma come si fa a dire a Sgarbi di uscire (se fosse stato uno zelante impiegato comunale magari ci avrebbe provato). La storia dell’incontro l’abbiamo già raccontata in un altro pezzo e lì rimandiamo chi volesse conoscere i dettagli.
Questa lunga introduzione per dire come abbiamo conosciuto Alfonso&figlio, nuovi custodi del cimitero di cui i cittadini sentivano il bisogno. E’ certamente una ‘buona azione’ quella dell’Amministrazione comunale: con tutti i ladri che ci sono attorno al camposanto (furti di vasi e canali in rame ne sono avvenuti a iosa), ma sono state tante anche le borsette sottratte dalle autovetture in sosta. A chi scrive hanno addirittura rubato il motorino!
Il nuovo custode, oltre alla guardiania, ha una serie di obblighi fissati dal Capitolato per la concessione in uso dei locali da adibire a chiosco per la vendita di fiori e articoli mortuari, oltre allo svolgimento di servizi cimiteriali. E sì, perché l’Amministrazione Comunale è riuscita a prendere due piccioni con una fava: il chiosco (del quale se ne parlava da decenni) e la guardiania, oltre alla manutenzione per il mantenimento del decoro dell’area cimiteriale. Perché il nuovo custode dovrà anche farsi carico della pulizia interna ed esterna del Cimitero, l’innaffio di vasi e fioriere, diserbo e/o estirpazione erba dai viali; spargimento sale in caso di ghiaccio e spalatura neve agli ingressi e lungo i vialetti e via dicendo.
FOTO Vittorio Sgarbi al Cimitero davanti alla tomba del marchese Giuseppe De Cristoforis, primo sindaco turbighese dopo l’Unità d’Italia