E’ impossibile parlare della scomparsa di una ragazzo di soli 14 anni. Stroncato dalla meningite nel giro di poche ore. Le mille domande che ci facciamo, l’assenza di risposte. Oggi siamo andati a Robecco sul Naviglio per capire chi era Mirko Piraino, studente al primo anno all’Itis Alessandrini di Abbiategrasso. Incontriamo un ragazzo di tre anni più grande in via Don Minzoni.
“L’ho visto domenica alla festa dell’oratorio – racconta – Non posso credere che sia successo a lui. Un ragazzo di una bontà d’animo incredibile”. Ci mostra il telefonino. La foto di Mirko su Instagram, le parole degli amici. I pianti. Sabato alle 14.30 nella chiesa parrocchiale di Robecco sul Naviglio verranno celebrati i funerali. Sarà don Emanuele Salvioni a celebrarli, perché è il prete dell’oratorio e lo conosceva bene. “Quando ci troviamo di fronte ad eventi così tragici è dura trovare le parole da dire – dice il sacerdote – Dobbiamo avere certezza nella Resurrezione, è la nostra unica speranza. Mirko era solo un ragazzino. Lo scorso anno ha preso parte al pellegrinaggio a Roma, seguendo un percorso concluso con la terza media. E aspirava a diventare animatore all’oratorio, ma la strada era ancora lunga”. Don Emanuele dovrà fare un lavoro durissimo con gli amici di Mirko, soprattutto con quelli più arrabbiati.
Giustamente arrabbiati perché il loro amico non c’è più e non ci sono risposte sul perché Mirko non ci sia più. La famiglia di Mirko è di quelle modello. Un fratello 17enne animatore all’oratorio e studente alle superiori, un papà che lavora duro e una mamma che, con tanto coraggio, vuole abbracciare la religione Cattolica. Lei, tunisina, ha seguito un lungo cammino catecumenale che si concluderà il prossimo anno. Hanno vissuto dapprima nella frazione di Casterno per poi andare ad abitare in una palazzina a Robecco. Un paese dove tutti si conoscono, dove la solidarietà è di casa. La salma di Mirko arriva oggi in paese. Domani il saluto della comunità ad un ragazzo buono.