CorriereAltomilanese.com martedì mattina era ad Arconate. Abbiamo parlato con Francesco Colombo, giornalista per Libera Stampa l’Altomilanese, appassionato di politica, conoscitore del suo paese e di quello che succede e figlio dell’attuale sindaco Andrea Colombo. Abbiamo toccato un paio di punti con Francesco Colombo
Dimissioni dal giornale comunale Ciac:
Su tale questione Francesco Colombo ha spiegato: “E’ dovuta essenzialmente a motivi di tempo. Le attività di comunicazione e organizzazione eventi che svolgo per il Comune mi hanno portato a prendere questa decisione. Ora stiamo già pensando a chi potrebbe prendere il mio posto”. Ovviamente una scelta dettata anche dal fatto che a breve comincerà la campagna elettorale in vista delle prossime elezioni comunali ad Arconate. Al momento Colombo smentisce una sua eventuale candidatura.
Vicenda Mantovani
Francesco Colombo ha assistito all’udienza al Tribunale di Milano di lunedì e ha commentato: “Siamo in una fase in cui si stanno ascoltando diversi testimoni. L’altro giorno si è parlato ancora di casa di riposo. Un’udienza importante, centrale, perché ha riguardato i fatti arconatesi. E’ stato sentito, dal PM Polizzi, il sindaco di Arconate che ha ripercorso la vicenda della casa di riposto in alcuni passaggi fondamentali che sono la realizzazione della nuova piazza, con il cambiamento del progetto originario che prevedeva costi in più per il Comune. Il centro del dibattimento è stata la natura della concessione firmata dal comune di Arconate con l’Opera Pia Castiglioni. Una concessione in project financing, che contempla l’intervento di un privato per costruire un’opera pubblica. Del tutto anomalo secondo l’amministrazione attuale. Perché tutto questo è valido se il bene rimane pubblico, cosa che sembra non essere. Si sta cercando di capire che tipo di contratto è stato sottoscritto. Si è poi parlato della chiusura della ex via Pasubio. Una via cancellata dalle mappe dalla vecchia amministrazione.
Secondo Francesco Colombo, da spettatore interessato, siamo in presenza di una giudice donna inflessibile con la difesa, che non ama le perdite di tempo, che cerca di mettere a suo agio i testimoni. Una giudice che non ama i giochetti, o le tecniche tipiche di certi avvocati. “Sarà un processo lungo, i testimoni da sentire saranno ancora tanti”, ha detto.
Ultima vicenda che vede coinvolto Mantovani
Ho avuto modo di leggere l’ordinanza. Allo stato attuale a Mantovani non vengono contestati reati di mafia. Lui, secondo la Procura, sarebbe stato il punto di riferimento di questo presunto boss imprenditore. Non so che tipo di responsabilità verrà appurata su Mantovani. Ci sono però delle intercettazioni abbastanza inquietanti. Che lo dipingono come politico di riferimento per questo imprenditore in odore di mafia. Al di là delle conseguenze giudiziarie dobbiamo cambiare il modo di fare politica. Evitare i contatti con certi personaggi. Non è tanto il commettere un reato o meno, ma bisogna fare politica alla luce del sole in maniera trasparente.