Visto che gli umani sono quello che sono, forse è il caso di cambiare specie: dagli umani ai vegetali! Recentemente è stato consegnato a Varese il premio ‘Ecologia – Salvatore Furia’ a Stefano Mancuso. In ‘Verde Brillante’, uno dei suoi libri più conosciuti, scrive: “Mettete da parte il vostro abituale antropocentrismo per un paio d’ore ed entrate in quest’altro più ricco e sbalorditivo mondo”, quello vegetale. Difatti Mancuso sta dando evidenza scientifica che le piante hanno intelligenza, apprendimento e memoria. Esse si scambiano informazioni, interagiscono con gli animali. Possiedono cinque sensi, come la specie animale, rispetto alla quale sono vere dominatrici. Se le piante possono vantare cinque sensi, i fiori sicuramente respirano, come ha scritto la slovacca Iarmila Ockayova.
“Ho visto il respiro dei fiori, non è poi così raro. Basta stare attenti e aspettare il momento giusto, la luce giusta. A intervalli di otto-dieci secondi, dalle corolle si alzavano minuscoli mannelli gassosi e volatili, esalazioni paragonabili al fumo della sigaretta. Mi sono emozionata e, per la prima volta, sono tornata a casa dalla collina a mani vuote. Senza cogliere un fiore!”