Alla commissione Petizioni del Parlamento Europeo oggi si è discusso di tangenziale Magenta Abbiategrasso Vigevano. Erano presenti il sindaco di Cassinetta di Lugagnano Michele Bona, il sindaco Giovanni Pioltini di Albairate, Agnese Guerreschi per i comitati No Tangenziale, un rappresentante degli agricoltori. La presidente della commissione Petizioni Cecilia Wikstrom ha detto, nel suo commento finale mantenendo aperta la petizione che “questo territorio è troppo bello per essere distrutto”. CLICCA PER GUARDARE LA DISCUSSIONE ALLA COMMISSIONE PETIZIONI
Agnese Guerreschi:
I comitati sono nati per contrastare il progetto, e per chiedere la riqualificazione delle strade esistenti e il miglioramento del trasporto pubblico. Abbiamo fatto molte iniziative. Chiediamo che nessun progetto viabilistico di questo tipo venga approvato. Volgiamo che venga cancellato.
Giovanni Pioltini, sindaco di Albairate:
Albairate è sempre stata contraria al progetto. E’ vecchio, sovradimensionato e molto costoso. La soluzione primaria è di realizzare altri interventi, riqualificare l’esistente e potenziare i tratti ferroviari e le ciclabili. L’infrastruttura che contestiamo avrebbe un impatto devastante sul territorio. Interessa per il 30 per cento terreni fertili agricoli causando danni alla biodiversità. Chiediamo di cancellare questo inutile e costoso progetto. Una colata di cemento imposta dall’alto che ignora le istanze del territorio. Inoltre la cancellazione del progetto verso Milano arriverà verso Albairate peggiorando il traffico veicolare.
Michele Bona, sindaco di Cassinetta di Lugagnano:
Già dal 2007 Cassinetta ha detto stop al consumo del territorio. Per la salvaguardia dell’ambiente e delle aziende agricole del territorio. A Cassinetta dove ci sono splendide ville settecentesche. Su questo territorio si vuole far passare una superstrada che oggi non porterebbe nemmeno più a Milano. Ma estenderebbe un asfalto inutile sul territorio. Le soluzioni si possono fare investendo solo una parte dei 220milioni di euro. Investendoli nel trasporto pubblico, nella mobilità sostenibile. Vi chiedo di fermare quegli otto metri quadri al secondo e di permetterci di lasciarlo ai nostri figli come lo abbiamo ricevuto dai nostri padri.