Si è scomodato persino Marco Ballarini, Sindaco di Corbetta che ha bacchettato i leghisti locali. Ballarani è un forte sostenitore del referendum e del SI. Ma vedere cosa è stato fatto ai cartelli che segnano l’ingresso in paese lo ha costretto a dissentire sui modi. Il post lanciato dal Sindaco Corbettese dice: “Cari amici della Lega Nord Padania, siamo tutti d’accordo sul fatto che il Referendum per l’Autonomia della Lombardia di domenica sia importante per il futuro della Regione Lombardia e che sia giusto fare informazione. Ma vi chiedo di evitare affissioni abusive che rovinano la nostra bella Corbetta: amministratori e politici devono essere i primi a dare il buon esempio. Grazie e buon referendum. Viva la Lombardia!!”.
A Magenta Simone Gelli affigge uno striscione (Informativo dice lui) sul referendum, anche lui lo posta su Facebook e ne nasce una discussione accesa “lanciata” da Silvia Minardi con un post che recita: “Lo striscione sul Referendum di domenica prossima appeso sulla facciata del Palazzo Comunale a Magenta è un gesto prepotente e divisivo. Il Comune è la casa di tutti! Il Referendum è di una parte politica soltanto. #referendumlombardia #magenta”
Manuel Vulcano, anche lui utilizzando i Social posta le sue ragioni sul perchè non andrà a votare. Una parte del Post: “Dagli autobus delle periferie fino alle piccole e grandi piazze della Lombardia svettano i manifesti di propaganda per il Referendum Lombardo del 22 Ottobre con lo slogan ingannevole “referendum per l’autonomia”. Chiariamo subito che si tratta di un referendum consultivo calato dall’alto, non è stato richiesto dai cittadini con raccolta firme, non produce alcun effetto giuridico e non concede alcuna autonomia alla Lombardia. Anche se vincesse il SI, la regione Lombardia non diventerebbe autonoma o a statuto speciale, non saranno abbassate le tasse e non si potrà riavere il residuo fiscale poiché per fare ciò bisognerebbe cambiare la Costituzione”. Il post finisce con: “Personalmente non andrò a votare un referendum che non ha alcun senso: costa molto, non produce alcun effetto ed è usato a fini politici e propagandistici. Mi asterrò dal voto poiché non intendo legittimare qualcosa che non avrebbe neanche ragione di esistere”.
La domanda che mi pongo io è: “finito il referendum i “barbari sognanti” ripuliranno il tutto? di sicuro lunedì un giretto per i paesi ce lo facciamo!“