Don Lorenzo Milani nasce a Firenze il 27-maggio del 1923. A vent’anni entra in seminario e nel luglio del 1947 è ordinato Sacerdote. Dopo una breve esperienza a Montespertoli, viene inviato nella Parrocchia di San Donato di Calenzano.
Nel novembre del 1954 è nominato Priore di Barbiana, una parrocchia di una trentina di famiglie, sull’appennino toscano, in Mugello.
Don Lorenzo Milani muore a Firenze il 26 Giugno del 1967 all’età di 44 anni e, come da suo desiderio, viene sepolto nel cimitero di Barbiana.
All’inizio degli anni ’50, Don Lorenzo fondò una scuola popolare serale per i giovani operai e contadini della parrocchia di San Donato di Calenzano e volle proseguire quell’esperienza a Barbiana.
Nel 1956 organizzò per i primi 6 ragazzi che avevano finito le elementari, una scuola di avviamento industriale.
Don Lorenzo credeva nella forza della parola e la scuola di Barbiana, come ricordato anche da Papa Francesco nella sua visita a Barbiana il 20 luglio u.s., aveva lo scopo di “ridare la parola a tutti, perché senza la parola non c’è dignità e quindi neanche libertà e giustizia”.
Non è possibile descrivere in poche righe la figura del Priore di Barbiana e soprattutto il suo metodo di insegnamento basato sul principio che “la cultura vera, quella che ancora non ha posseduto nessun uomo, è fatta di due cose: appartenere alla massa e possedere la parola”.
Per approfondire la conoscenza di Don Lorenzo Milani, il suo modo di operare e, soprattutto, l’attualità del suo insegnamento, si invita a visitare la
Mostra fotografica a cura della “Fondazione Don Lorenzo Milani” allestita nella Chiesa di San Rocco a Cuggiono.
La mostra verrà inaugurata martedì 31 ottobre alle ore 17, e resterà aperta mercoledì 1, sabato 4 e domenica 5 novembre dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18,30.
Per i giorni 2, 3, 6 e 7 novembre, sarà possibile visitarla previo accordo telefonico con Giuseppe (334 932 7931), Roberto (347 640 3795) e Giancarlo (348 678 5482).
Lunedì 6 novembre alle ore 21 ci saranno le testimonianze di Agostino Burberi (un “ragazzo” di Don Milani) e Don Cesare Villa (già coadiutore a Cuggiono e Parroco di Castelletto).