MAGENTA, 21 ottobre 2017 – “Don Giuseppe Locatelli è tornato alla Casa del Padre“.
Il Padre Celeste, che Don Giuseppe ci ha insegnato ad amare e nel quale oggi raggiunge la sua pienezza dopo aver condotto una vita terrena dedicata agli altri, ai suoi parrocchiani, alle comunità cittadine dove ha svolto il suo mandato sacerdotale.
Don Giuseppe, classe 1931, era l’uomo del fare. Mai stanco, sempre prodigo di idee, proposte, buone consigli. Con lui ho vissuto gli anni delle mie prime esperienze in politica. Mi aveva incoraggiato tanto, perché “un buon cristiano ha il dovere di impegnarsi nella cosa pubblica, per il bene comune”. All’epoca muovevo i primi passi nella Democrazia Cristiana. Eravamo stati, insieme, fra i fondatori di Radio Magenta: un progetto importante, lungimirante, che prosegue ancora oggi. Per me è stato come un fratello maggiore e i rapporti con lui sono proseguiti anche dopo il suo trasferimento a Monza, dove era stato chiamato a svolgere una importante missione in qualità di Vicario Episcopale.
Il ricordo dei magentini per Don Giuseppe è indelebile. Alla città ha lasciato una serie di opere al servizio di tutti, che ancora oggi la rendono speciale, come ad esempio lo sviluppo del Centro Paolo VI, l’oratorio con il Cinemateatro nuovo. Ma soprattutto, ha portato nella vita di ciascuno di noi tanti insegnamenti con l’amore tipico di un padre per i propri figli. Orfano di madre da quando era giovanissimo, Don Giuseppe ha vissuto i primi anni a Magenta con il suo Papà Agostino, sempre presente accanto a lui, che ora lo accoglierà a braccia aperte accanto al Padre Celeste. L’amore di Don Giuseppe per la sua gente è stato immenso, a tutti coloro che lo hanno conosciuto ha illustrato nei fatti come si possa vivere nel Signore, lasciando un segno concreto, grande o piccolo che sia, a beneficio degli altri: familiari, colleghi, amici e per la propria comunità”.