È andata male a due truffatori smascherati dai carabinieri di Bareggio in quel di Cisliano. Sono due cugini che avevano macchinato, ai danni di un ignaro automobilista, il classico raggiro dello specchietto. Quello di fingere di essere stati urtati, chiedendo soldi per risolvere bonariamente la questione. I due, dell’età di 42 e 36 anni, sono stati notati l’altro giorno nel parcheggio del cimitero di Cisliano mentre discutevano, in maniera animata, con un uomo. La terza persona era un 62enne italiano accusato dai due cugini di avere urtato e danneggiato lo specchietto retrovisore della loro auto durante un tentativo di sorpasso. In realtà non era così, ma si trattava di un tentativo truffaldino messo in atto dai due cugini per estorcere denaro alla vittima di turno. I carabinieri si sono insospettiti e si sono avvicinati per capire cosa stesse succedendo. Scoprendo che le cose non stavano come i due le raccontavano. In realtà i due truffatori avevano scagliato dei bulloni contro l’auto della vittima invitandola poi ad accostare nel parcheggio del cimitero.
Quindi, al 62enne, hanno fatto notare lo specchietto penzolante e la presenza di alcuni segni sulla carrozzeria dell’auto. A quel punto è scattata la richiesta di denaro. Meglio risolvere tutto in questo modo, perché segnalare il fatto all’autorità avrebbe comportato un esborso economico ben maggiore per il responsabile. I carabinieri della stazione di Bareggio sono però riusciti a bloccare la truffa. Hanno perquisito il veicolo dei due cugini trovando alcuni bulloni e i pastelli a cera spezzati. Quelli che potrebbero essere stati utilizzati durante la truffa. I pastelli sono ritenuti idonei per essere lanciati contro le carrozzerie dei veicoli sui quali riescono a lasciare segni ben visibili.
L’uomo di 42 anni è stato arrestato, mentre per il 36 enne è scattata la denuncia a piede libero. Arresto convalidato dal giudice per la direttissima che lo ha condannato a sei mesi con divieto di ritorno nel comune di Cisliano.