‘TURBIGO – Ieri sera, all’Iris, presentazione del libro ‘I quaderni di Franca 2’, che ha visto una grande partecipazione di pubblico. In particolare, erano presenti tutti gli appartenenti alle tante famiglie Rama, che hanno preso vita dal bergamasco Serafino Rama (morto di silicosi in Svizzera nel 1938, dov’era emigrato per motivi politici) coniugato con ‘Angela la Svizzera’, una romagnola tutta d’un pezzo, che, rimasta vedova, ritornò nella madre Patria con sette figli al seguito. Non cercò aiuti, ma si mise a lavorare sodo girando i paesi su una bicicletta pesante, vendendo ‘purasitt’ e, d’estate, fette di anguria al Ponte sul Ticino. E così riuscì a sfamare i suoi piccoli, ma pochi anni dopo morì lasciandoli soli. Fortuna volle che tra i sette ‘rametti’ ci fosse anche una figlia, Marilli, che si occupò di farli crescere.
Proprio la Marilli (classe 1931) è stata la fonte primaria del libro di Franca. Lei ha voluto ricordare la sua mamma in un libro (sperava tanto che fosse pubblicato prima che se ne andassse) e, ieri sera all’Iris, c’erano tutti a rendere omaggio alla capostipite. Bella gente!
LA PASSIONE DELLA SCRITTURA. Probabilmente Franca scrive per ricordare, per sconfiggere il silenzio. Questa passione l’ha acccompagnata da sempre (compirà ottant’anni fra qualche mese): basta vedere il numero dei quaderni A4 di pagine fitte fitte. Ha scritto tutto quanto le è successo, nel bene e nel male, ricordando le tradizioni locali. Per esempio, il lutto – fascetta nera sul risvolto della giacca – oggi non lo porta più nessuno, anzi succede che le vedove, dopo tre mesi, siano già incinta di qualcun altro, mentre ai suoi tempi c’erano precisi tempi da rispettare (morte del coniuge, dei genitori, un anno di lutto). Gli sposalizi erano eventi, oggi non si sposa più nessuno e si parla anche di unioni civili..
IL LIBRO. Se nei ‘Quaderni di Franca 1’(pubblicato qualche anno fa) il soggetto principale erano i Cavaiani (la mamma di Franca, Primina, portava tale cognome autoctono), in questo ci sono le vicende, oltre ai Rama, dei Cedrati, dei Cormani, dei Bienati… Poi tanti personaggi che hanno solcato il territorio turbighese in tempi lontani e recenti: da Walter Chiari a Vittorio Sgarbi.
Qualcuno ha scritto che il cronista è uno dei pochi lavori che si potrebbe fare anche gratis: Franca è stata la cronista del Novecento turbighese e noi le rendiamo grazie.