“L’importanza della giornata di oggi è legata anche agli uomini e al non rispetto che molti di loro hanno verso le donne. E’ un piacere vedere che questa sera ci sono tanti uomini in sala. Il primo passo da fare è senz’altro quello di dare un aiuto alle donne, ma è fondamentale il cambio di cultura”. Così Lara Comi, europarlamentare, durante la recente serata organizzata a Corbetta contro la violenza sulle donne.
“Ho vissuto in prima persona il problema dello stalking – ha detto – la violenza psicologica a volte è peggio di quella fisica. Girando per l’Europa ho scoperto che in moto luoghi lo stalker ti può seguire e non puoi fare niente per fermarlo. Una donna può essere violentata psicologicamente e fisicamente e non ha tutele. Ecco perché sto portando avanti una battaglia che è per tutti. Non è dell’europarlamentare Comi, ma è di Lara, cittadina come tante”.
Lara Comi è capitano della nazionale di calcio parlamentare femminile. Svolge tante attività, ma la sua battaglia più importante da vincere è quella delle pari opportunità e della pari dignità. “Anche con le partite diffondiamo il concetto di parità – aggiunge – il calcio è ancora visto come uno sport maschile. Un grosso errore del Governo è stato la depenalizzazione del reato di stalking. Non è possibile risolvere il problema con una sanzione di 1.500 euro. Finalmente è stato presentato un emendamento che riabilita il penale”. Abbinato al bullismo si avvicina il mancato rispetto per le insegnanti, per le bambine. E’ un problema culturale, secondo Lara Comi. “Lo vediamo nelle scuole – dice Comi – cerchiamo di organizzare una serie di iniziative coinvolgendo le associazioni. Ma abbiamo bisogno di una pena certa. Mi complimento con le forze dell’ordine perché fanno un grande lavoro, spesso vanificato. Ho trovato grande solidarietà da parte loro, cosa che non ho trovato da parte della magistratura. Perché il problema viene ancora sottovalutato. Alcuni magistrati intervengono troppo tardi, quando ormai il danno è fatto”.