Impazza la polemica sulla cittadinanza onoraria negata ai bimbi stranieri. Cancellata dall’ultimo consiglio comunale perché, ha spiegato il sindaco Chiara Calati “Non vogliamo dare una falsa speranza a questi bambini”. Il PD è scatenato. Si trattava ovviamente, di un provvedimento solo simbolico, ma significativo.
Ecco come ha commentato Eleonora Preti, ex presidente del consiglio comunale a Magenta: “Un provvedimento dal forte valore simbolico, previsto da un regolamento che oggi l’attuale amministrazione sceglie di ignorare e calpestare con motivazioni prive di qualsiasi fondamento giuridico. A chiunque capitasse di mettere piede in una classe italiana risulterebbe evidente che la battaglia per lo ius soli non è un obiettivo, men che meno una presa di posizione ideologica, ma una condizione necessaria. Ogni giorno noi insegnanti, a ogni livello, siamo chiamati a costruire le competenze di cittadinanza, cioè a creare le condizioni culturali perché diritti e doveri siano estesi a tutti coloro che abitano il nostro territorio. La negazione della cittadinanza mina alla base la costruzione educativa, impedisce alla scuola, e quindi allo Stato, di riconoscere e tutelare dei diritti che esistono nei fatti, ma non per la legge. L’iniziativa voluta dall’amministrazione Invernizzi, come in molte altre città d’Italia, era un tentativo, sia pur insufficiente, di colmare questo vuoto, di dare il giusto riconoscimento a chi fa parte a pieno titolo della nostra comunità. Ieri sera la città ha fatto dieci passi indietro, chiudendosi in un atteggiamento miope e pavido che rifiuta di guardare in faccia alla realtà. Ma non ci arrendiamo. Continueremo a batterci perché bambine e bambini, ragazze e ragazzi abbiano pari dignità. E possano guardare con più fiducia al domani”.
C’è chi parla addirittura di razzismo, come l’avvocato Francesco Tisi in un post su facebook: “Il Consiglio Comunale di Magenta del 28 novembre mi ha rivelato una realtà “orribile”. Il linguaggio burocratico con cui il Sindaco ha cancellato una cerimonia che avrebbe dato un po’ di felicità ai bambini stranieri mi ha “precipitato” nello sconforto e nel pessimismo più nero per il futuro di Magenta e dell’Italia. Purtroppo il razzismo, nel nostro paese, esiste e ci minaccia tutti. Nella nostra indifferenza, preoccupati di difendere i privilegi della nazionalità italiana che non ci siamo meritati. La Arendt, in un famoso reportage sul processo al criminale nazista Eichman, parla dell’indifferenza e della banalità del male. Ho il timore che, nel Consiglio Comunale del 28 novembre, si siano manifestate. Spero di essermi sbagliato.