Riceviamo e Pubblichiamo
Ci aspettavamo di sentire i trombettieri suonare la fanfara del successo annunciato e invece un silenzio tombale è calato sull’assemblea (?) del 15 dicembre a Busto Garolfo. Abbiamo letto solo un timido articolo di rappresentanza del trombettiere che avrebbe dovuto moderare la riunione e ha solo retto il moccolo ai ‘potenti’.
Nella sala di un complesso scolastico ci saremmo aspettati altri insegnamenti che la triste riproposizione di una politica fatta di parole vuote, di strategie a segugium penis, di tentativi di bloccare fisicamente il dissenso da parte di rappresentanti delle istituzioni, di stupidi balbettii di chi pensa di condurre unabattaglia senza aver capito niente, di portatori di acqua con le orecchie.
Noi ci siamo divertiti molto a scrivere quello che pensavamo, perché era l’unico modo possibile.
Ci siamo anche molto divertiti a vedere le claque di partito applaudire a comando a qualsiasi contraddittoria esternazione del proprio politico di riferimento.
Molto meno a sentirci dare dei ‘coglioni’ da un eminente assessore del comune di Busto Garolfo che certamente ha confuso la sua essenza con la nostra.
Il ‘che fare’ glielo abbiamo ripetuto per l’ennesima volta a chi ha responsabilità istituzionali e vuole IMPORRE con la forza una discarica di rifiuti speciali a un territorio che non la vuole:
AGLI INCAPACI SINDACI DELLA ZONA: o vi decidete a usare gli strumenti che avete (ordinanze) o vi dimettete
AL PARCO DEL ROCCOLO: batti un colpo se ci sei
A CITTÀ METROPOLITANA DI MILANO: ritira i decreti che hai emesso o sparisci per sempre che è molto meglio
A REGIONE LOMBARDIA: assumiti le tue responsabilità nei confronti delle agenzie che controlli, delle leggi che hai promulgato e dei controlli che non fai.
Quello che chiediamo l’abbiamo scritto e lo ribadiamo perché ormai non è più tempo per salvare capra e cavoli:
“Il martoriato territorio dell’Altomilanese non può più sopportare altri oltraggi ambientali, i suoi abitanti hanno diritto alla propria salute e al proprio benessere costantemente messi a repentaglio dagli interessi di pochi predoni dei beni comuni. Città Metropolitana di Milano ha autorizzato lo scavo di quasi 2 milioni di metri cubi di terra e la creazione di una nuova discarica per rifiuti speciali nell’ATEg11 contro il parere di tutto un territorio; questo porterà non solo un enorme e irreversibile danno ecologico , ma anche un danno economico e sociale che pregiudicherà una delle superstiti risorse agricole dell’Altomilanese , a beneficio di interessi di pochissimi privati e a scapito dell’utilità sociale che la Costituzione costantemente richiama.
Perché? E’ strategico per le opere in cantiere della grande Milano a cui la provincia deve essere al servizio.
Chiediamo che l’autorizzazione venga ritirata in quanto rilasciata senza tenere in alcuna considerazione gli interessi sensibili della popolazione quali la salute, aggirando ed eludendo le norme vigenti, introducendo escamotage tecnici assolutamente discutibili, distruggendo un corridoio ecologico primario.
Chiediamo la messa in sicurezza della discarica in chiusura nella stessa area (300.000mc!)
Chiediamo che nel nuovo piano cave provinciale in discussione venga azzerata l’apertura di nuove cave estrattive e l’ulteriore espansione delle volumetrie già previste, oltre a una stringente normativa relativa ai ripristini che ovviamente escluda la trasformazione in discarica. Chi ha presentato osservazioni in merito?
Chiediamo che il Piano Regionale Gestione Rifiuti venga adeguatamente aggiornato in relazione alla gestione dei rifiuti industriali, prevedendone il loro riciclo e riuso ed escludendone il conferimento in discarica.
Chiediamo che venga istituito un nuovo Parco Regionale agro-paesaggistico (Ente di Diritto Pubblico) con una perimetrazione corrispondente a quella del territorio dell’Altomilanese.”