Parlare della superstrada per Malpensa vuol dire spesso buttarla in caciara. Chi è per il sì perché ritiene che serva, chi è per il no perché vuole salvare il territorio e puntare sullo sviluppo sostenibile. Entrambe le posizioni meritano rispetto anche se, lo ammetto, mi capita di essere decisamente estremista quando si parla di strada. Sono per il no, senza ma e senza se. Però sono sempre aperto al dialogo con chi la pensa diversamente da me, sempre che non la butti in rissa. Se c’è una cosa di cui devo ringraziare gli infiniti dibattiti politici che si sono susseguiti negli anni è che mi hanno indotto ad amare ancor di più il mio territorio. Non sono stati incontri inutili, come pensavo.
Anzi, mi hanno fatto capire molto. Da anni e anni si dice che a breve sarebbero partiti i cantieri per far scorrere la superstrada all’esterno di Castellazzo dè Barzi. E da allora guardo con maggiore rispetto la natura che ci circonda. Guardo con occhio diverso i fontanili perché presto potrebbero scomparire. E quindi me li voglio godere da tanto che sono belli. Non mi si venga a dire che la superstrada sarà realizzata in maniera tale da preservarli, perché si direbbe una fesserie incredibile. Il fontanile del Gallo, per esempio, è uno dei più belli e la tangenziale lo asfalterà. Però, intanto, i cantieri non ci sono e allora continuo a godermeli i miei bei fontanili.
Questa mattina, giornata tipicamente invernale, era stupendo. Ci porterei le scolaresche ad ammirarlo. I cantieri non ci sono, il Cipe dovrà decidere. I fondi ci sono, almeno una parte. Per l’altra si vedrà. Poi arrivi a Castellazzo, giri verso Magenta e scopri che un cantiere c’è. Proprio a due passi da dove ci dovrebbe passare la superstrada. Ma non è quello della tangenziale. Ci stanno costruendo delle belle villette a schiera con tanto di foto panoramiche di un complesso residenziale immerso nel verde di Castellazzo, piccolo borgo nella natura che fu dimora estiva di Alessandro Manzoni. Fanno parte di un vecchio piano e ci stanno costruendo. Ma come? Costruiscono le villette a fianco di una superstrada? E chi se le compra? E chi ci andrebbe a vivere? Questa è l’Italia. Che se ne andassero tutti a quel paese…