Ernesto Beretta, coltivatore diretto, vive dal 1966 nella cascina Beretta di Castellazzo dè Barzi. Tra il Parco del Ticino e il Parco Sud Milano. Ovvio che alla cascina Beretta, piccola azienda agricola della frazione di Robecco sul Naviglio, tutti siano contrari alla tangenziale Vigevano, Abbiategrasso, Magenta, Malpensa.
Ernesto Beretta però non ne fa una questione personale. Da alcuni giorni, precisamente dopo il consiglio comunale che ha dato il via libera alla superstrada, ha esposto un grosso striscione fuori dalla sua abitazione con l’obiettivo di sensibilizzare i passanti. Recita: “Robecco distrugge Castellazzo, vergognatevi. Contrari zero, astenuti zero”.
E aggiunge: “A Robecco tutti sono favorevoli alla strada, ma lo conoscono il tracciato? Arrivata a 11 metri dalla mia abitazione punterà di nuovo verso Robecco per poi lanciarsi verso Cassinetta. Insomma, non andrà via dritta verso Albairate ed era già decisamente impattante. Ma, non potendo transitare dal comune di Corbetta nemmeno per un metro, dovrà fare questa ulteriore deviazione spaventosa che chiuderà per sempre la stradina che oggi collega Castellazzo alla cascina Tangola e poi a Cassinetta di Lugagnano”.
Il passaggio denunciato da Ernesto Beretta non verrà certo mitigato dalla vegetazione promessa ai lati della superstrada. Beretta non esita a sostenere che quel progetto Anas è ‘folle’ e distante anni luci dal tracciato interrato tra Robecco e Castellazzo proposto a suo tempo dall’amministrazione retta dal sindaco Fortunata Barni. “Ma non solo – continua l’agricoltore – all’altezza di Magenta la superstrada attraverserà il parcheggio del centro carni che si trova lungo strada per Castellazzo. Anche quella stradina che porta a Magenta verrà bloccata. La nostra frazione verrà inglobata nel circuito della superstrada con ovvie ripercussioni sul traffico. Chi da Castellazzo dè Barzi vorrà raggiungere Magenta piuttosto che Cassinetta dovrà per forza recarsi a Robecco e poi andare nei luoghi desiderati. Non sono certo un tecnico, ma mi pare che così facendo non si risolva il problema del traffico. Per risolvere il problema di Robecco se ne crea un altro? Non penso sia questo un metodo corretto da seguire”.
I Beretta continueranno a vivere a Castellazzo anche se dovessero realizzare la superstrada, ma altri potrebbero fare scelte diverse. “Nel centro della frazione c’è una grossa azienda agricola – conclude – la strada passerà proprio davanti alle loro stalle. Impensabile continuare a fare un lavoro già penalizzato in questo modo”.