La sera, ferma e serena, squilla di quel gelo
pizzicante, avanguardia del gennaio, ed ai bimbi
imbacuccati si fanno i pomelli rossi e gli occhi
ridenti. Cuffie e sciarpe, giacconi e guanti, scarponi
dentellati, saltellano lungo i marciapiedi che brillano
come cosparsi di polvere d’argento. Tre salti sulla
mancina e tre sulla destra, poi uno a piedi pari che
rimbomba sonoro e si girano all’indietro, dove la
mamma arranca carica di borse della spesa e dei
pensieri suoi. Alzano le mani al cielo nel segno della
vittoria e riprendono i salti, sordi all’invito di
prudenza e attenzione che ogni madre, con voce
acuta, flebile, e stridula al passo di un auto, richiama
ad un obbedienza ancestrale. Abbozzano la breve
corsa infantile e saltano, ora sull’una ora sull’altra
gamba, il volto concentrato nello stacco a piedi pari e
ridono a ruscello. Ma la sera è già notte e lo sguardo
dei bimbi smarrisce e allora si girano e corrono
incontro alla mamma, indietro di quei pochi metri
che sembra loro un lungo cammino, con le braccia
spalancate per essere catturati in braccio all’incanto,
e la madre li tiene e scocca un bacio diretto sulla
fronte. Dio li vede e sorride.
Salto nell’anno… di Emanuele Torreggiani was last modified: gennaio 3rd, 2018 by Redazione Cam