La nostra storia delle Vie turbighesi continua con un ‘gioiello’ architettonico realizzato durante il ventennio fascista da Carlo Bonomi, pittore, scultore e architetto da Turbigo
123 – SAN FRANCESCO D’ASSISI (Piazza)
Fu il podestà Carnevali che – con delibera con delibera n. 72 del 14 dicembre 1935 – denominò la nuova piazza con Fontana, che era stata realizzata, in onore di Carlo Bonomi, con il ‘titolo’ del patrono d’Italia: ‘San Francesco d’Assisi’. Il terreno ad uso pubblico della piazza fu donato dal Cotonificio Valle Ticino (mappale 327, mq 690, come mostrato dalla perizia del geometra Giuseppe Mira, qui pubblicata), allora guidato dal senatore Giovanni Treccani degli Alfieri, per intercessione del Direttore, Vittorio Arsuffi.
Il 20 settembre 1934 si tenne un’adunanza di industriali turbighesi durante la quale, Guido Rivolta, segretario politico del Fascio, espose l’intento di onorare la figura e l’opera di Carlo Bonomi, poiché il suo San Francesco aveva ottenuto il premio ‘Medardo Rosso’ alla V Mostra Sindacale di Milano (1934). Da qui l’idea della realizzazione di una piazza da dedicare al Patrono d’Italia. Solo un terzo della spesa (32 mila lire)fu a carico del Comune, mentre il rimanente fu offerto dai turbighesi, industriali e non. La nuova piazza fu inaugurata il 4 novembre 1934.
La forma quadrata della piazza è interessata al centro dall’ottagono della fontana emergente dalla pavimentazione nel quale insistono alcuni doccioni in bronzo (modellati dall’artista) che versano l’acqua nel canale perimetrale scavato nella pietra. Sulla ghiera dell’ottagono sono scavate, anch’esse nella pietra, le laudi del Santo, riferite all’acqua e le date del monumento, realizzato in blocchi di serizzo della Val d’Ossola.
FOTO Il momento dell’inaugurazione (4 novembre 1934) e la pianta dell’area realizzata dal geometra Mira