Potere al Popolo è il nome della lista per la quale votare, nel caso in cui le argomentazioni di Vulcano vi entusiasmino proprio come nel suo caso. L’intervista ha inizio proprio con la richiesta di spiegare cosa significasse essere sostenitori di questo partito e quali fossero le garanzie che esso forniva allo Stato. Vulcano evidenzia quanto sia importante votare un partito che non sostenga il neoliberismo, chiave della politica di molte altre proposte, ma che permetta di cambiare rotta a livello economico. Essere sostenitori di Potere al popolo significa questo: difendere il cittadino in quanto tale e non suddito, dare un’opportunità ai lavoratori e cambiare dunque il paradigma economico-finanziario che ha guidato l’Italia negli ultimi trent’anni.
Successivamente si è chiesto a Vulcano quali fossero i punti fondamentali su cui questa politica volesse lavorare, così da risvegliare nel cuore dei cittadini il desiderio di cambiamento.
Siamo partiti dalla definizione di Unione Europea, che, nascendo come garante della collaborazione tra stati, è finita per togliere la sovranità a questi ultimi, sostenendo gli interessi dell’1% della popolazione ricca, a discapito del ceto medio. L’Unione Europea dei popoli e non delle banche è il primo punto fermo su cui vuole insistere Potere al Popolo.
Sulla questione immigrazione, il punto di vista di Potere al Popolo è stato chiaro. “Se fino a ieri si è saccheggiato un paese, impoverendolo delle sue risorse, è chiaro che gli abitanti vadano a rifugiarsi dove possono stare meglio” suggerisce vulcano e spiega quanto sia importante invertire l’economia mondiale in modo tale da annientare questa problematica.
Ambiente, lavoro, e pensione sono state altre tematiche rilevanti. Bisogna sia da una parte investire sulla mobilità che garantisce la sicurezza di tutti i cittadini, sia dall’altra salvaguardare i diritti dei lavoratori, eliminando la dipendenza dalle multinazionali.
Infine si è spostata l’attenzione sulla questione della sanità e dei problemi all’interno delle scuole. “Non si può trarre profitto da una persona malata, la sanità deve essere pubblica, accessibile a tutti” afferma Vulcano, ponendo una forte critica alle tempistiche interminabili che svantaggiano i bisogni primari e necessari di un singolo cittadino. Nello stesso tempo, la scuola non deve prendere le sembianze di un’azienda, il preside ha lo scopo di insegnare ai ragazzi a riflettere, il potere non deve essere assoluto.
“Sono argomentazioni molto forti, che se attuate, potrebbero cambiare davvero il futuro del nostro paese” aggiunge Vulcano. Infine racconta la sua storia, sostenendo che dai suoi numerosi viaggi ha tratto la conclusione che abitiamo in uno dei paesi più belli del mondo e lo trattiamo come fosse una pattumiera; riteniamo fondamentali bisogni che forse dovremmo ridimensionare, pensiamo più ad apparire piuttosto che a preservare i rapporti umani.
“Ognuno potrà lavorare e non sarà costretto a scappare in un altro paese, le ricchezze devono essere ridistribuite e non è ammissibile che una persona, pur lavorando, non arrivi a fine mese” conclude Vulcano, affermando che Potere al Popolo può fare tutto ciò perché ribalta il paradigma economico.
Si ricorda la data di votazione: il 4 marzo, sia alla Camera che al Senato si può votare Potere al Popolo, ricorda Vulcano e per maggiori informazioni, non esitate a guardare il video sottostante con l’intervista completa realizzata da Graziano Masperi.