Hanno tentato l’ennesima truffa. Ma questa volta è andata male al malvivente che è stato denunciato a piede libero. Ieri mattina, verso le 10, vicino alla farmacia di Casorezzo è stato notato un uomo in atteggiamento sospetto. Stava curando una ragazza in auto che se ne stava andando. Tempo pochi secondi ed ecco che l’uomo dal viso sospetto ha provato a mettere in atto, per l’ennesima volta, la truffa dello specchietto. Quella solita con la quale il truffatore finge di essere stato urtato da un ignaro automobilista per poi andare dalla vittima a chiedere i danni. Bastano 30 o 40 euro per risolvere la questione in maniera amichevole.
Fortuna vuole che la ragazza a Casorezzo abbia annusato subito il tentativo di raggiro allertando la polizia locale. Gli agenti sono intervenuti immediatamente risalendo al presunto truffatore, identificandolo e denunciandolo a piede libero. Si tratta del 30enne M.G., nativo di Siracusa a dimorante in un campo nomadi di Milano. Il sospetto degli investigatori è che faccia parte di una rete di truffatori che si aggirano sul territorio mettendo in atto truffe come quella accaduta solo la mattina prima in via Rosolino Pilo a Magenta. Stessa tecnica e anche in quel caso la vittima, un pensionato di Magenta, ha capito l’inganno andando dai carabinieri a denunciare l’accaduto. Il pensionato di Magenta è stato convocato dalla Polizia locale del comando unico di Ossona e Casorezzo per verificare se si trattasse della stessa persona che avevano appena denunciato. Dalle immagini il 79enne magentino non è però riuscito a riconoscerlo.
Gli investigatori ne sono però sicuri. Se anche non era la stessa persona l’organizzazione è sempre la stessa. Anche l’orario in cui entrano in azione combacia. In piena mattina e in mezzo a tanta gente. Le indagini continueranno per verificare se nel campo nomadi dove dimora il 30enne denunciato a piede libero sia veramente attiva un’organizzazione dedita alle truffe dello specchietto. La raccomandazione lanciata dalla Polizia locale è sempre la stessa. Quella di non fidarsi di nessuno, di non acconsentire a richieste di denaro anche minime di poche decine di euro, ma di allertare immediatamente le forze dell’ordine.