Questa mattina, a mente fredda, abbiamo riletto i commenti al nostro articolo pubblicato a note fonda su CorriereAltomilanese.com, dal titolo ‘Giunta Calati, se ci sei batti un colpo’. Un editoriale abbastanza critico nei confronti dell’attuale sindaco di Magenta che, a nostro avviso, non ha ancora mostrato le sue capacità (che sono tante, lo sappiamo. Ed è per questo che critichiamo). Una visione personalissima di quello che abbiamo visto fino ad oggi. Ovvero, zero carbonella o quasi. Gli editoriali sono fatti per essere criticati. E chi ha amministra una città deve essere criticato. E meno male che è così. Guai se non lo fosse.
Chi fa il giornalista e non accetta le critiche è meglio se cambia mestiere. Non esiste giornalista che non sia mai stato criticato. E questo vale anche per i politici e i loro difensori. Certo che guardando i commenti su facebook qualche domanda è venuta spontanea. Più che critiche c’è chi attacca con veemenza.
E’ il signor Franco Maria Battista Palmieri, strenuo difensore del sindaco Calati e di tutta la giunta. Parte in tromba il prode Palmieri riferendosi al Bienati reo di avere pubblicato tali vergognose critiche nei confronti della fragile sindaca che tutto si merita fuorchè di essere criticata. “si Chiara, tiragli in testa un bel badile al Bienati, fagli sentire un colpo di quelli giusti così lo rimbambisci del tutto, tanto non è mica sano, e un mediocre fotografo malvaglino in meno, non ci accorgeremo nemmeno della mancanza”.
Questo scrive il cavalier Palmieri, strenuo difensore. Dagli una randellata al Bienati, così lo metti a tacere per sempre. E fa davvero sorridere. Ma perché arrabbiarsi così tanto? Ci chiediamo, da umili cronisti di campagna che campano con quattro soldi e tanta fatica. Dicevano i nostri vecchi: “A quel malnat tirig una bairà cont’al bain!”. E la si prendeva così, sul ridere. Come è giusto. Perché tanto la badilata non sarebbe mai arrivata. Su facebook si scrivono idiozie e non finire. A volte manco ricordiamo quello che scriviamo. Cerchiamo di accettare le critiche serenamente senza farci venire la tachicardia ogni volta che leggiamo qualcosa che non ci piace. E lasciamo il badile in cantina.
Invitiamo l’amico Palmieri in redazione a mangiare il panettone avanzato, da San Bias.
Un’ura in pas…ma che si faccia veramente quest’ora in pace…