“Aquerò” è una parola di dialetto occitano; la parola che usò la bimba Bernadette di Lourdes per indicare ciò che non riusciva a delimitare verbalmente, qualcosa a cui non riusciva a dare un nome: l’apparizione dell’invisibile. Qualcosa di semplice ma di straordinario. Aprire squarci per mostrare l’invisibile è proprio dell’arte e dell’arte cinematografica in particolare; ciò che il cinema mostra, l’essenza di una buona pellicola, spesso è proprio in ciò che non si vede, o che si crede di non vedere, ma c’è. E così Acec Milano (il circuito delle sale di comunità della Diocesi milanese) ha deciso di denominare così l’atipico “festival” dedicato al cinema di riflessione, quello – come sottolineano gli organizzatori – “che ha il coraggio di confrontarsi con le domande fondamentali (il senso, la bellezza, la giustizia, la verità); che cerca, sperimenta, si mette in discussione.”. Il Festival si caratterizza per un nucleo centrale di eventi in una intensa tre giorni al cinema San Fedele di Milano (da venerdì 9 a domenica 11) e per altri dieci eventi collegati sul territorio, grazie alla collaborazione con le migliori sale di comunità del circuito associativo. Tra queste, CinemateatroNuovo di Magenta. “La nostra sala è da molti anni impegnata nella proposta di un cinema di confronto con le domande che la società pone all’uomo come individuo e come parte di una comunità. Domande che interrogano ognuno di noi, credente o meno. Il buon cinema è in grado di metterci di fronte a scelte valoriali e senso della vita che tendiamo a dimenticare nella concitazione del quotidiano”, spiega Alberto Baroni, direttore della Sala di Comunità magentina e membro del Consiglio di Acec Milano; “Del tutto naturale quindi che la nostra sala aderisse al Festival ‘Aquerò’ “. CTN inserisce quindi due date dedicate ad Aquerò nel palinsesto della consolidata rassegna Filmforum (“il cui spirito è da ventotto edizioni il medesimo che sottende il neo-nato Aquerò”): la prima il 12 febbraio (in via eccezionale di lunedì), con “Le Fils de Joseph” (presentato nel 2016 ai festival di Berlino e Torino) del regista Eugéne Green, il quale sarà presente in sala per il dibattito; la seconda il 1 marzo con “Personal shopper” (Premio per la miglior regia al Festival di Cannes 2016) del regista Olivier Assayas, del quale si parlerà in sala con il filosofo Roberto Mordacci. Insieme agli illustri ospiti ed a Marco Invernizzi, l’amico abbiatense Fabrizio Tassi, collaboratore di lunga data di Filmforum, questa volta in veste di Direttore artistico del Festival Aquerò. L’ingresso per questi due appuntamenti Filmforum-Aquerò è ridotto a € 3,00 per tutti. Note: Il progetto “Aquerò – Lo spirito del cinema” nasce da una idea di Acec Milano con il sostegno di Fondazione Cariplo e Regione Lombardia; il patrocinio dell’Arcidiocesi milanese e del Comune di Milano, in collaborazione con il Centro Culturale San Fedele e Itl. La direzione artistica di Fabrizio Tassi ed quella organizzativa di Gianluca Bernardini.
Per chi volesse approfondire: www.spiritodelcinema.it