Un convegno all’Una Hotel Malpensa, venerdì 16 febbraio 2018, farà il punto sui più efficaci strumenti di riduzione della probabilità trasfusionale
Qui un contributo scientifico del Presidente del convegno, il dottor Ivo Beverina
Molti studi hanno dimostrato la correlazione fra trasfusione di sangue e mortalità, morbidità, giorni di degenza e costi. Ciò non significa che la trasfusione sia sempre da evitare anzi è spesso indispensabile, ma si tratta di una risorsa non infinita da utilizzare con estremo criterio.
Per “Patient Blood Management” (termine difficilmente traducibile in italiano) si intende un approccio multidisciplinare, multimodale e paziente-centrico, che ha come fine l’ottimizzazione della risorsa sangue e che prevede l’utilizzo di tutte quelle tecniche mediche, chirurgiche, anestesiologiche utili a ridurre la probabilità trasfusionale nel paziente in particolar modo chirurgico, ma non solo.
L’obbligatorietà dell’utilizzo di tale approccio è sancita dal Decreto Ministeriale del 2 novembre 2015 e dal successivo documento del Centro Nazionale Sangue del gennaio 2017 dal titolo “Applicazione Linee guida del Centro Nazionale Sangue per il programma di Patient Blood Management”.
Tema del convegno è fare il punto sullo stato di applicazione del Decreto, aggiornare la platea rispetto alla letteratura recente e illustrare i progetti implementati dall’ASST Ovest Milanese in questo campo. Al termine è prevista una tavola rotonda fra alcuni Direttori Sanitari del territorio. Sarà presente al convegno in qualità di relatrice anche la dottoressa Eva Veropalumbo, in rappresentanza del Centro Nazionale Sangue.
Si è registrato il pieno delle adesioni. Sono pervenute iscrizioni soprattutto da personale sanitario lombardo, come è logico, ma anche da Veneto, Liguria, Lazio, Sardegna, Puglia.
Dal punto di vista dei relatori, al di là di quelli della nostra ASST, si tratta di esperti nel campo e, come dice il titolo, anche professionisti “che fanno”.
Si tratta dunque di un incontro durante il quale condividere esperienze, in particolare i risultati di programmi di PBM sviluppati con successo in Centri pilota, ed estenderne gli orizzonti operativi in altre discipline mediche e chirurgiche.