La Chirurgia Vascolare dell’ASST Ovest Milanese è una realtà consolidata nel territorio Altomilanese. Nata nel 2000, ha rapidamente incrementato la propria attività divenendo uno dei più importanti Centri di cura della Lombardia, sia in termini di numero di pazienti trattati che di qualità di prestazioni.
Dal 2014 l’Unità operativa è convenzionata con l’Università degli Studi di Milano (Scuola di Specializzazione in Chirurgia Vascolare), per la formazione sul campo dei futuri specialisti.
A livello aziendale, il Dipartimento ha deciso di potenziare la propria presenza e attività fuori dall’Ospedale di Legnano, per venire incontro alle esigenze della popolazione sul territorio della ASST e ha iniziato questa opera di ampliamento partendo dall’Ospedale di Abbiategrasso con l’avvio di Ambulatori di diagnostica vascolare (mediante eco color doppler), esperienza che prossimamente interesserà anche l’Ospedale di Magenta.
Partendo da questa base, in considerazione del fatto che la malattia varicosa degli arti inferiori è un problema cronico, socio sanitario rilevante, che affligge (si stima) fino al 30% della popolazione, con risvolti economici importanti, il Dipartimento ha proposto una ulteriore fase di sviluppo che vedrà il suo avvio nelle prossime settimane. Il progetto è quello di un Centro flebologico aziendale di riferimento e nasce dalla necessità di standardizzare e snellire il percorso diagnostico terapeutico della malattia varicosa degli arti inferiori e delle complicanze correlate, al fine di offrire ai pazienti uno standard elevato di cure con un alto grado di customer satisfaction, offrendo un’attività di Chirurgia Flebologica con ablazione endotermica mediante tecnologia laser (in linea con le indicazioni di trattamento previste dal NICE, National Institute for Health and Care Excellence).
Questa attività vedrà 4 passaggi fondamentali per il paziente che verranno gestiti tutti all’Ospedale di Abbiategrasso, ovvero: l’ambulatorio diagnostico, all’interno del quale si evidenzia la problematica e si inquadra il paziente per il trattamento; il percorso di prericovero, nel quale i pazienti candidati a un trattamento operatorio riceveranno immediatamente un adeguato planning relativo a un eventuale screening strumentale preoperatorio concordato con gli specialisti anestesisti; l’intervento in sala operatoria per la soluzione chirurgica della patologia, con immediata ripresa della funzionalità dell’arto operato e da ultimo un ambulatorio di follow up per la valutazione degli esiti.