Si è appena conclusa nella sala giunta del comune di Magenta la conferenza di presentazione del bilancio che verrà portato in consiglio comunale il prossimo 26 febbraio. Un bilancio condiviso, ha detto il sindaco Chiara Calati, con alcune priorità. “Abbiamo costruito un bilancio realista – ha detto il primo cittadino – con una previsione reale di oneri di entrata. E non abbiamo voluto considerare le alienazioni. Ciò non toglie che poi si possa andare al rialzo. Abbiamo così messo a bilancio opere realmente fattibili per la città. Non è un libro dei sogni il nostro”. Sicurezza, famiglia, istruzione, decoro urbano sono i punti cardine del documento. Si parla di sportello famiglia, verrà mantenuto il sevizio post scuola dove non c’era. Verrà potenziata la videosorveglianza. “C’è la possibilità di inserirsi in Bandi europei e fare di Magenta il comune capofila del territorio”, continua. Migliore l’efficienza informatica dell’ente e per la comunicazione ci sono risorse per il sito. “Risorse in più sono previste per il commercio e per il centro storico. Abbiamo investimenti importanti per il cimitero perché è una zona sensibile. Sulla città della musica e della storia le risorse dei filosofi verranno destinate in altri settori. Sulle scuole c’è attenzione alle paritarie per le quali sono previsti investimenti. Queste sono le priorità che riusciremo a mettere in campo per il primo anno”.
L’assessore Simone Gelli rende conto del lavoro preparatorio. “Quest’anno ci sarà un abbassamento del 2 per cento delle utenze domestiche e un per cento per le non domestiche. Abbiamo risolto la problematica relativa alla cassa del comune. Appena arrivati il punto dolente era che questo comune non pagava le fatture. Oggi paghiamo a 60 giorni, ma lavoriamo per pagare a 45. Tutte le altre aliquote rimangono invariate. Parallelamente alla costruzione del bilancio parte lo studio che vada a stabilire gli scaglioni di reddito presenti in città. Un lavoro che nel 2008 era servito tantissimo e va rifatto. Le fasce isee oggi sono scollegate al reddito della città”.
E continua: “Non abbiamo tagliato nulla. Per fare un esempio abbiamo 40mila euro per le telecamere. Nei bilanci passati le telecamere erano finanziate con la alienazioni. Si vogliono così velocizzare gli interventi sulla città. Il piano corruzione costava 12mila euro. Il piano fatto da noi ha fatto risparmiare. In passato si spendevano Seimila euro per chiedere a una società esterna cosa non funzionasse, oggi cerchiamo di capirlo da noi. Non prevediamo di indebitate l’ente per i prossimi anni, quindi non chiederemo prestiti. Lavoriamo aprendo tavoli con le partecipate Asm e Aemme,. Stiamo lavorando per rivedere la sosta, soprattutto al multipiano e uscire da un problema che ci costa 45mila euro l’anno.
Entrate 14milioni e mezzo
Entrate extratributarie 7.5
Spese correnti 34milioni
Spese in conto capitale tre milioni e 6
“Abbiamo ribaltato il modus operandi sul bilancio, molto giocherà sulle nuove regole dopo il voto del 4 marzo”, afferma Gelli.
Prevediamo entrata oneri 1.milione 75mila. Piano Penati porterà altri 40mila euro. Sulle opere ci siamo concentrate sulle scuole, 200mila euro per santa Caterina, Pontevecchio 12mila euro ma congelata dall’esistenza di un piano attuativo. 160mila euro per le strade e dovremo individuare le priorità, 200mila per il decoro del centro per il verde pubblico. 82mila euro per i loculi del cimitero e manutenzione stadio. Via Garibaldi messi 518milla per il 2019. Su Novaceta e Saffa partite ancora aperte.
È un bilancio che vi consente di muoverci e programmare gli interventi