“Condanno la violenza e chi non ha rispetto per le vittime”. Così Francesco Prina, deputato Pd e candidato al collegio uninominale di Abbiategrasso, in merito all’episodio avvenuto questa mattina in via Fani, a Roma.
“Le immagini mi hanno lasciato sconvolto: profanare il luogo in cui giace una lapide commemorativa con una svastica e una scritta ingiuriosa è una mancanza di rispetto e di civiltà che uno Stato democratico non può tollerare”. Questa mattina, infatti, il monumento ospitante la lapide che ricorda i quattro uomini della scorta di Aldo Moro, morti durante il rapimento, è stata profanata con una bomboletta nera.
“Oreste Leonardi, Giulio Rivera, Francesco Zizzi e Raffaele Iozzino: questi i nomi del carabiniere e dei poliziotti uccisi il 16 marzo 1978. Uomini che stavano facendo il loro lavoro, al fianco del segretario della Dc Aldo Moro, al servizio dello Stato. Se oggi c’è qualcuno che vuole infangare la loro memoria, quel qualcuno deve essere trovato e processato per quello che ha fatto” ha dichiarato Prina.
La polizia sta indagando sull’accaduto e l’attenzione è focalizzata sui gruppi neofascisti di Roma. “Non arretriamo di un millimetro: i valori della Repubblica non possono essere negoziati. Oggi, l’attenzione verso questi fenomeni ingiuriosi deve essere ancora più alta: episodi come quello di via Fani, di Palermo o Perugia devono essere sanzionati, senza se e senza ma, da una parte e dall’altra. La violenza e la memoria dei caduti non hanno colore. Mi aspetto che la condanna sia unanime”.