Da ausiliario della sosta a disoccupato. Marito e papà Antonino Scaglia da un giorno all’altro è rimasto senza lavoro. La cosa che più infastidisce Scaglia è il modo con cui è arrivata la comunicazione che non avrebbe indossato più la divisa da ausiliario della sosta nel comune di Magenta. “Ci tenevo tantissimo a quel posto, lo interpretavo come un servizio alla città – ha detto amareggiato. Scaglia lo scorso anno venne minacciato da un giovane nordafricano che non esitò a dirgli in faccia: “Con te non riesco più a lavorare, o te ne vai o ti taglio la gola”. Eppure lui non si è fatto intimorire. Lo ha denunciato e la sua azione ha permesso alla Questura di emettere un foglio di via nei confronti del nordafricano. “Ero sicuro che la cooperativa per cui lavoravo volesse continuare il rapporto di lavoro con me – commenta – Lo scorso 31 gennaio invece è accaduto tutt’altro. Non il direttore o un rappresentante, ma un semplice ragazzo mi è venuto incontro e, visibilmente imbarazzato, mi ha detto che il contratto era concluso. E questo perché avevano saputo che avevo trovato un altro lavoro. Cosa non vera”. Scaglia veniva retribuito da una cooperativa, ma di fatto era in servizio per conto di ASM, la multiservizi che gestisce anche la sosta a Magenta. Lui girava per Magenta con un cartellino di ASM e aveva la scritta ASM sul giubbotto. Di fatto rappresentava ASM. “Oltre al lavoro per il quale eravamo stati presi – continua – facevamo anche altro. La manutenzione dei parcometri, quella della sbarra all’ospedale e svuotavamo anche la cassa due volte la settimana”.
Ma non solo. L’ex ausiliario della sosta, oltre a verificare i parcheggi era diventato un valido aiuto per la polizia locale e un punto di riferimento per i cittadini. Oltre alle continue verifiche davanti all’ospedale è intervenuto per soccorrere un’anziana caduta in piazza Liberazione, ha domato un principio di incendio ad un bar, garantiva l’ordine pubblico al parcheggio multipiano spesso preda dei vandali. E’ naturalmente deluso dal non poter continuare a fare questo lavoro. Si era preparato con un corso di 14 settimane con la polizia locale di Magenta prima di uscire in strada. “Forse hanno preferito risparmiare, ma almeno potevano dirmelo in faccia”, conclude.