Non è possibile pensare di salire su un treno per recarsi all’università o al lavoro e di rischiare la vita. Non è possibile, ma è così. Questa mattina è successo un altro episodio che solo per fortuna, non è sfociato in tragedia. I pendolari, come al solito, erano stipati come sardine sulla freccia delle risaie che si avvicinava a Gaggiano e hanno sentito puzza di bruciato. Il treno si è fermato. Loro sono scesi, per fortuna senza riportare ferite.
Un altro treno che era partito dopo è stato fermato poco dopo la stazione di Albairate/Vermezzo. Scene di ordinaria follia. Ma perché non si è mai fatto niente per mettere in sicurezza questi convogli e una linea carica all’inverosimile di pendolari? Inevitabile che, a pochi giorni dal voto, arrivino i commenti dei candidati. Francesco Prina, riprendendo questa notizia, ha scritto sulla sua pagina facebook: “Sulla Milano-Mortara la situazione ha raggiunto ogni limite, questa foto (quella che pubblichiamo, ndr) è stata scattata stamattina da un pendolare, a bordo odore di bruciato, pendolari fermi e usciti dalle carrozze. Altro che superstrade, qui c’è da investire con urgenza e mettere in sicurezza i nostri treni!!!”.
Certo, altro che superstrade. Eppure il Cipe l’ha finanziata questa superstrada inutile, dannosa e, aggiungiamo, vergognosa. In vece di mettere in sicurezza aggiungiamo insicurezza. Invece di incentivare a lasciare l’auto per il trasporto pubblico facciamo il contrario. Siamo un popolo di falliti.