Primoz Roglic (LottoNL-Jumbo) vince la terza dura tappa di questa 53esima edizione della Tirreno-Adriatico, diventando, così, il primo vincitore di tappa sloveno alla Corsa dei Due Mari. Decisivo il salto compiuto fuori dal gruppo, a un chilometro dalla conclusione della tappa, anticipando Adam Yates (Mitchelton-Scott) nel finale spettacolare di Trevi. Il vincitore delle Strade Bianche Tiesj Benoot (Lotto-Soudal) ha completato il podio di giornata mentre Geraint Thomas (Team Sky) diventa la terza Maglia Azzurra in altrettanto tappe. Balzo avanti in classifica generale anche per Chris Froome, che sale al terzo posto a 3” dal compagno di squadra. Secondo Greg Van Avermaet. Cambiano proprietario anche la Maglia Arancione, leader della classifica a punti, che passa sulle spalle di Jacopo Mosca (Willier Triestina-Selle Italia) e la Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, conquistata Jaime Roson Garcia (Movistar Team), che la sfila al colombiano Gaviria.
In conferenza il vincitore di tappa, Primoz Roglic, ha dichiarato: “Ero venuto alla Tirreno-Adriatico per vincere la Classifica Generale, ma non abbiamo fatto la nostra miglior cronosquadre e ieri sono stato un po’ sfortunato. Dopo la caduta ho dovuto cambiare la bici. Le mie ambizioni erano tramontate e dovevo cercare dei nuovi obiettivi perchè sapevo di aver lavorato tanto per questa corsa. Dopo la vittoria nella crono individuale al Giro d’Italia (2016) e una tappa di montagna al Tour de France (2017). È una sensazione bellissima tagliare il traguardo in solitaria.”
Anche la neo-Maglia Azzurra, Geraint Thomas, ha espresso le sue sensazioni nel dopo-tappa: “Ho fatto una buona Tirreno-Adriatico l’anno scorso. Avevamo avuto un po’ di sfortuna nella cronoquadre, per questo volevo tornare. Correre in Italia mi ricorda dei miei primi anni con la Barloworld. Le strade qui sono strette, ogni tappa è interessante. Non credevo sarei stato primo dopo oggi, ma è bello vestire il simbolo del primato. La squadra è qui per vincere la generale. “
La Maglia Bianca, Jaime Roson, ha parlato coi media : “Per Landa e per me oggi è stata una buona giornata, abbiamo raccolto un buon risultato. Mikel è un corridore di comprovata esperienza mentre io sono ancora in un processo di sviluppo. Cercheremo di fare il meglio per lui domani. Due anni fa ho corso la mia prima Tirreno-Adriatico, è stata la mia prima corsa WorldTour. È una corsa bellissima e non vedo l’ora di correre il Giro.”
LA TAPPA NUMERO QUATTRO
È la tappa più dura, di 219 km, con arrivo in salita. Partiti da Foligno e superato il valico di Colfiorito, inizia una sequenza di salite e discese che non ha attimi di respiro. Si scalano tra le altre le salite di San Ginesio, Gualdo e Penna San Giovanni che sono classificate come GPM. Il tracciato si presenta estremamente articolato sia altimetricamente che planimetricamente. Si svolge prevalentemente su strade con fondo da buono a leggermente usurato e dalla carreggiata di media dimensione. Salita finale al Sassotetto da Sarnano di 14,2 km al 5.8% di media e con massime fino al 12%. Si tratta di una salita dalla pendenza abbastanza costante tra il 6% e il 7% con alcuni picchi locali oltre il 10% e costituita da lunghi rettilinei intervallati da tornanti. La pendenza si addolcisce a ridosso dell’arrivo. Il rettilineo di arrivo misura una larghezza di 7 m ed è lungo 100 m su fondo asfaltato in leggera salita.
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