Mikel Landa (Movistar Team) vince la Tappa 4 della Tirreno-Adriatico, molto impegnativa con arrivo in salita e anche notevolmente lunga. Completano il podio il polacco Rafal Majka (Bora-Hansgrohe), non nuovo ad essere protagonista sulle dure pendenze, e George Bennet (Team Lotto NL-Jumbo). Damiano Caruso si riaccaparra la Maglia Azzurra di leader della CG. In Generale compie un salto avanti anche Wilco Kelderman (Team Sunweb), staccato, però, di 11” dall’italiano. Aru giunge quarto al traguardo con 6” di ritardo da Landa e ora si trova dodicesimo a 45” dal leader mentre Nibali, arrivato a 26” dal suo ex compagno di squadra all’Astana, paga un ritardo di 1’01” nella Classifica Generale, che gli vale il sedicesimo posto. Jacopo Mosca (Wilier Triestina – Selle Italia) riesce a trattenere la Maglia Arancione, leader della Classifica a Punti, come il connazionale Nicola Bagioli (Nippo – Vini Fantini – Europa Ovini), Maglia Verde e leader del Gran Premio della Montagna. Cambia, invece, prorietario la Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, ora sulle spalle di Tiesj Benoot (Lotto Soudal).
Il vincitore di tappa, Mikel Landa, subito dopo l’arrivo, ha dichiarato: “C’erano tanti corridori del Team Sky davanti, quindi ho deciso di aspettare un po’ prima di attaccare. Quando Lopez ha provato, eravamo ancora distanti dal traguardo. Ho aspettato che altri corridori chiudessero e poi ho deciso di attaccare. Sono in una squadra nuova, vincere è il modo migliore di iniziare la stagione”.
La Maglia Azzurra, Damiano Caruso, nel post tappa, ha risposto alle domande dei giornalisti, dicendo: “Non mi aspettavo di riprendere la Maglia, ma oggi stavo bene e sapevo di poter fare una buona gara. È un bel risultato per me. Domani abbiamo un’altra tappa dura, potrebbe essere una buona opportunità per Greg Van Avermaet.”
LA TAPPA NUMERO 5
È la tappa dei Muri, di 178 km. Inizia in leggera e costante discesa per raggiungere la zona dei muri dove si ha un primo assaggio salendo a Montelupone (strada “normale” non il Muro famoso) per arrivare al lungomare attraverso Porto Recanati. Si affrontano quindi Casteldardo e Osimo per entrare quindi nel circuito di Filottrano di 16,1km da ripetere due volte. All’ultimo giro si svolta a destra e si percorre l’ultimo tratto per raggiungere l’arrivo. Gli ultimi chilometri hanno una conformazione mista. Ai 5 km dall’arrivo si affronta il Muro di Filottrano, con pendenze fino al 16% e da percorrere in totale 3 volte, al quale segue una discesa impegnativa e una risalita di media pendenza fino all’arrivo.
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