Adam Yates (Mitchelton-Scott) ha vinto la Tappa 5: frazione dedicata a Michele Scarponi, con finale nella sua Filottrano. Yates, che aveva perso le velleità di Classifica dopo la caduta della seconda tappa, ha attacato sul muro finale, riuscendo ad anticipare la volata ristretta per il secondo posto regolata da Peter Sagan (Bora-Hansgrohe) su Michal Kwiatkowski (Team Sky) che sale al vertice della Classifica Generale con l’ex leader Damiano Caruso (BMC Racing Team) ora a tre secondi. Nibali paga giunge al traguardo con 23” di ritardo dal vincitore, pagando, quindi un ritardo di 1’20” dal nuovo leader Kwiatkowski , ad un solo secondo di ritardo da Fabio Aru, che oggi ha raggiunto il traguardo 38” dopo il gemello di Simon. Anna, moglie di Scarponi, ha premiato il vincitore della tappa con una targa “Premio Speciale Michele Scarponi”. Insieme a lei, i due figli Tommaso e Giacomo. In Classifica Generale, Landa, galvanizzato dalla vittoria di ieri, raggiunge il terzo posto a 23” dalla testa. Da segnalare il fatto che le altre Maglie (Arancione, Verde e Bianca) sono state mantenute dai loro proprietari (Mosca, Bagioli e Benoot). Una Tirreno-Adriatico che sta regalando molti colpi di scena e presenta un finale davvero incerto.
In conferenza il vincitore di tappa, Adam Yates, ha dichiarato: “Mi sentivo bene già l’atro giorno nel finale [secondo nella Tappa 3]. Su salite come questa devi semplicemente andare a tutta. I miei compagni mi hanno pilotato al meglio all’inizio dell’ultimo strappo. Ero in posizione ottimale e allora ho provato ad attacare. Era la cosa giusta da fare in quel momento, me lo sentivo. Non avendo uno spunto veloce per poter battere corridori come Sagan, dovevo attaccare più da lontato. Non conoscevo Michele Scarponi personalmente. Non ho mai parlato con lui. Ma è stata una giornata emozionante per tanti ragazzi in gruppo. È veramente un peccato che lui non sia più qui.”
Anche la nuova Maglia Azzurra, Michal Kwiatkowski, si è espresso davanti ai microfoni: “Vincere oggi era il mio obiettivo ma sono molto orgoglioso di indossare questa Maglia nella città di Michele. Sapevamo come questo finale fosse molto adatto ad un corridore come Peter Sagan. Eravamo convinti al 100% che la Bora-Hansgrohe avrebbe controllato la corsa. Solo con una mentalità vincente avrei avuto un’opportunità di giocarmi la tappa e arrivare tra i primi per prendere gli abbuoni per la Classifica Generale. Yates era già avanti e non sono riuscito a battere Sagan, ma i tre secondi di abbuono si sono rivelati molto importanti. Speriamo di non avere più episodi sfortunati come successo ieri a Geraint Thomas. Voglio difendere la Maglia Azzurra nella cronometro di martedì. Non sono venuto alla Tirreno-Adriatico al top della forma, la mia priorità era migliorare la condizione in vista classiche. Lottare per vincere la Generale della Tirreno è una grande opportunità, non voglio sprecarla.”
LA TAPPA NUMERO 6
Tappa ondulata nella prima parte e in seguito pianeggiante, non particolarmente impegnativa (“solo” 153 km). Da Numana, attraverso Ancona , Offagna, Jesi e Ostra si svolge un percorso di avvicinamento a Fano dove si percorreranno due giri di un circuito di 12,8 km, completamente pianeggiante, che si svolge tra la ss.16 e l’entroterra. Si percorrono strade larghe con manto talvolta usurato. Finale interamente cittadino con ultima curva ai 350 m. Rettilineo di arrivo di 8,5 m, fondo asfaltato. Sarà un tappa per velocisti, favoriti su tutti Kittel e Gaviria.
PHOTO CREDIT: LaPresse – D’Alberto / Ferrari