“Ricordo ancora quel giorno – racconta il nostro direttore Francesco Maria Bienati – ero al bar con Gianni Mazzenga quando arrivo la notizia. Non si cappi nell’imediato cosa era successo. Il ricordo dell’11 Settembre, l’attacco alle torri gemelle era molto vicino. Si pensò subito ad un attentato“. Bienati continua: “Con Gianni Mazzenga bastò uno sguardo, e nemmeno 20 minuti dopo eravamo davanti al Pirellone, caos, gente che tentava di capire cosa fosse succcesso, militari e forze dell’ordine ovunque. Non fu facile arrivare li“.
Qualche scatto, pochi, era impossibile avvicinarsi, poi piano piano la verità venne a galla. Non fu un attentato.
Un piccolo aereo da turismo si schiantò, a Milano, contro il Grattacielo Pirelli. Si contarono 3 morti e circa 70 feriti. Il velivolo era partito alle ore 17:15 dall’aeroporto di Locarno-Magadino, in territorio elvetico. Secondo il piano di volo presentato all’atto della partenza, la sua destinazione era Milano-Linate: verso le 17:35 il pilota chiese l’autorizzazione all’atterraggio sulla pista 36L a Linate. Quel giorno però la pista in questione era chiusa e il controllore gli diede pertanto le istruzioni di avvicinamento alla pista 36R, la principale dello scalo milanese. Il pilota elvetico, probabilmente poco avvezzo ad operare su questa pista, non riuscì a seguire il percorso corretto di allineamento, complici le indicazioni poco chiare fornitegli dalla torre. Pochi minuti dopo, il pilota segnalò la presenza di un’anomalia al carrello e così gli dissero, in attesa di risolvere il problema, di circolare sulla periferia di Milano. Forse impegnato nel controllo dei vari comandi al fine di risolvere il malfunzionamento, il pilota a quel punto sbagliò rotta e, invece di dirigersi sul circuito di attesa, andò verso il centro cittadino, puntando direttamente contro il grattacielo Pirelli. Il sole basso all’orizzonte probabilmente lo confuse ulteriormente. Come successivamente riportato da alcuni testimoni, giunto ormai a pochi metri dall’edificio, l’aereo spinse il motore al massimo e accennò una virata di correzione, ma non poté evitare l’incidente. Alle 17:46 si schiantò contro il 26º piano del grattacielo Pirelli, sprigionando immediatamente un vasto incendio, che venne domato solo dopo alcune ore.
Foto del Servizio: Francesco Maria Bienati