TURBIGO – Dopo Sisto Caccia, classe 1930, oggi è suonata la campana a morto per Peppino Sartorelli (Pulidor), classe 1925. Chi scrive è un habitué del negozio di Via Fredda e quindi abbiamo avuto modo di incontrarlo quotidianamente.
Uomo schivo e riservato, il ‘Pulidor’, dalla sua ‘postazione’ ha visto scorrere la vita turbighese per buona parte del Novecento, avendo il padre acquisito la licenza per la Rivendita dei Monopoli di Stato, ‘Sale e Tabacchi’ e Giornali nel lontano 1937. Nelle storie che ci raccontava, negli ultimi anni, durante i quali non era più ‘in servizio’ e aveva tempo da perdere, ricordava gli Anni Sessanta, quando prese in mano le redini del negozio:
“Si vendevano 50-60 quotidiani, ma non c’era il Distributore per cui bisognava andare a ritirarli dal ‘Pianezza’ a Busto Arsizio in bicicletta!”.
Fino a qualche tempo fa passava ancora qualche momento lì, fra i pacchetti di sigarette, dei quali conosceva a memoria tutti i prezzi, scambiando un veloce saluto mattutino con i clienti. Qualche tempo fa, ci aveva chiamati in casa per mostrarci la scala mobile che si era fatto installare, necessaria per salire al piano superiore della sua abitazione, dove c’è il magazzino. Gli sarebbe servita per continuare a rifornire di pacchetti di sigarette il banco, del quale era rimasto ‘regista’ fino all’ultimo.
Poi il virus della maledetta influenza l’aveva attaccato e indebolito. Ha cercato di resistere, combattendo come un guerriero, ma l’età non gli ha permesso di vincere l’ultima battaglia. Condoglianze