Lunghi rettilinei, passerelle tra le risaie di Trecate. Il silenzio nelle campagne di questa mattina è stato rotto dal calpestio degli oltre 500 partecipanti alla quinta edizione della mezza maratona di Trecate eccelle staffetta. Una classica alla quale partecipano un po’ tutte le società del novarese e del milanese. Una corsa bella per chi non ama il caos cittadino, a stretto contatto con la natura. Ventuno chilometri che quest’anno hanno avuto come nemico il caldo. Ha penalizzato i partecipanti impedendo prestazioni migliori. Ma si sa, al tempo non si comanda e va accettato con il sorriso. Ad inizio marzo facevamo ancora i conti con la neve e d’improvviso siamo in estate.
Leggermente deluso il secondo classificato, quel Fabio De Angeli reduce dalla mezza di Valencia e considerato oggi l’uomo da battere. Ma anche Fabio ha dovuto fare i conti con il caldo di oggi chiudendo in un’ora e 14 minuti o poco meno, battuto da Mattia Paolo Parravicini dell’AS Canturina Pol. San Marco vincitore un’ora e 13 minuti. Terzo Pierluigi Senor dell’ASD Podistica 2000 Marene. “Pensavo di fare il tempo per i campionati italiani cross – ha detto De Angeli a fine gara – invece tornerò in pista per tentare il minimo di qualificazione”.
Vittoria tra le donne di Charlotte Bonin dell’atletica Sandro Calvesi in un’ora 23 minuti e 54 secondi tra le donne davanti a Maria Rosa Erario dell’ASD Podistica Leini’ in un’ora e 27 minuti e a Selene Bernardi in un’ora e 29. Alla fine soddisfazione da parte degli organizzatori con in testa Davide Dacco’ che ha pensato ad ogni minimo particolare per garantire la sicurezza degli atleti in corsa.
E un ringraziamento per i tanti volontari di protezione civile dislocati lungo il percorso. Tra i premiati anche un gruppo francese impegnati nella staffetta e scambio di targhe con l’amministrazione di Trecate presente al completo.
Chi scrive ha partecipato alla 21 chilometri trovando la davvero bella. È stata la mia terza partecipazione a Trecate. Quest’anno molto sofferta per via del caldo che mi ha costretto a rallentare bruscamente dal diciottesimo chilometro chiudendo in un’ora e 43minuti.