TURBIGO – Da vecchio cronista, avevamo scritto una sorta di ‘amarcord’ di quando frequentavamo le elementari. L’unica notizia certa che avevamo nell’archivio mentale, impolverato dal tempo, era la presenza di un coscritto biondo, figlio del farmacista, in classe. Avevamo tutti il grembiulino nero… e la nostalgica rievocazione ci era venuta in mente dopo aver visto la vetrina della farmacia n. 2. Così è chiamata, la ‘San Francesco’, nello scritto che qui sotto pubblichiamo, che rettifica nostre notizie inesatte (delle quali chiediamo venia) per cui molto volentieri pubblichiamo.
Aggiungiamo solamente che già Tiziana Ferrari, classe 1953, vista la pubblicazione su facebook, ci aveva scritto dicendo di ‘non trovarsi’ con quanto avevamo scritto e ricordava le due sorelle Pavanetto: Mariangela e Franca. Comunque, non era nostro intendimento far aumentare la secrezione acida a nessuno. Abbiamo scritto quello che ricordavamo, senza alcun approfondimento della notizia (la n. 2!), e abbiamo ‘ottenuto’ un’altra notizia ‘storica’: la data di apertura della ‘Pavanetto’! Grazie dell’attenzione.
“La scrivente Pavanetto dr.ssa Antonia, titolare e direttore responsabile della Farmacia pertinente alla sede n. 1 del Comune di Turbigo, con riferimento ai contenuti della pubblicazione a Sua firma, riportati all’interno del sito www.corrierealtomilanese.com nella rubrica ‘Storia Locale’ in data 30/3/18, rappresenta l’esigenza di rendere noto con la medesima modalità le rettifiche su talune notizie, ivi contenute, in quanto destituite da fondamento e quindi meritevoli di essere poste a conoscenza dei cittadini turbighesi, mediante analoga forma di pubblicazione.
Coerentemente a tali premesse, precisa che:
- la titolare e direttrice responsabile della farmacia pertinente alla sede n. 1 del Comune di Turbigo, in regolare esercizio dal 1939, è la scrivente e non il dr. Roberto Molinari, che è mio coniuge e collaboratore nella nostra impresa familiare; ciò giusta formali autorizzazioni amministrative adottate dalla competente Autorità sanitaria pubblica;
- la farmacia pertinente alla sede n. 2 di detto Comune, allo stato, “non appartiene” alla catena Admenta Italia SpA bensì ai due farmacisti in gestione associata, regolari assegnatari nel connesso concorso straordinario;
- il servizio di consegna dei farmaci a domicilio dei cittadini è formalmente operativo a far data dal gennaio 2018;
- infine, in relazione alle diverse notizie “storiche” e personali errate e non veritiere, sarebbe bastato chiedere a noi personalmente e avremmo sicuramente collaborato alla stesura di un testo corretto.
Cordiali saluti
Antonia Pavanetto”