NOVARA – Le immagini fotografiche sono documenti storici di straordinaria potenza espressiva. Sono capaci di fornirci immediatamente informazioni, impressioni ed emozioni incancellabili (come il respiro della libertà!) che nessun documento scritto riuscirebbe a darci.
Il fotografo novarese Umberto Bonzanini, il 26 luglio 1945, scattò decine di fotografie, utilizzando una decina di rollini, purtroppo andati perduti. Le stampe però ‘navigano’ da sempre nei libri della Resistenza. Ne abbiamo utilizzate alcune anche nei libri che abbiamo curato noi: ‘Fascisti, partigiani, repubblichini nel Castanese – La seconda linea gotica’, 2012 e ‘Su quella che fu la Resistenza – Partigiani e Patrioti’, 2014.
Per lo scorso ’25 aprile’, il figlio del fotografo, Eugenio Alessandro Bonzanini (che abbiamo avuto il piacere di conoscere), ormai giunto alla bella età di ottant’anni (era un ragazzino al tempo della Liberazione, quando furono scattate le foto nella quali compare davanti al negozio del padre) ha pensato bene di mettere tutto il materiale in suo possesso a disposizione della storia, curando la realizzazione del volume ‘Il ricordo e la vita – 26 aprile 1945. La liberazione di Novara. Gli scatti della memoria’.
L’opera – che vanta il patrocinio di enti importanti – è stata stampata per conto dell’Istituto Storico della Resistenza di Novara. Un Istituto che, oltretutto, ha sede in Corso Cavour, 15, proprio nello stesso palazzo dove, da sempre, abita la famiglia Bonzanini.
FOTO in evidenza, il fotografo Umberto Bonzanino si sposta di fronte alla sua casa-negozio e riprende il passaggio di varie formazioni; 2 – Passa il comandante Mario Vinzio Pesgu; 3 – Eraldo Gastone Ciro, comandante militare della zona della Valsesia, insieme al comandante della piazza di Novara si recano il Comando tedesco per definire i termini della resa