Si è conclusa a Milano la settimana del Design e del Salone del mobile, che anche quest’anno ha visto convergere nella Città Metropolitana migliaia di addetti ai lavori e turisti, desiderosi di conoscere le nuove tendenze dell’abitare, di vedere e toccare arredi e accessori esposti come vere opere d’arte; e di partecipare agli innumerevoli eventi che sono stati organizzati giorno e notte nel periodo, nell’ambito della manifestazione parallela Fuorisalone, che si è svolta per le vie, i cortili, le maisons, le piazze e i luoghi culturali della città. Quest’anno il Fuorisalone ha ospitato una nuova categoria :il Design+Sostenibile e tra gli eventi che si sono svolti nell’ambito della sostenibilità, noi di CAM abbiamo seguito quellorealizzato il 19 aprile presso i giardini di via Montegani, in Municipio 5.
I ragazzi dell’Istituto Kandinsky di Milano hanno completato il progetto, iniziato con il laboratorio in classe guidati da Simona Sforza e Rizzi Carla di Libere Sinergie , insieme alla Prof.ssa Jaia Cozzani , realizzando 2 panchine rosse parlanti.
Il direttore artistico del progetto Dario Pruonto, in arte mister Kaos, li ha istruiti e coadiuvati nel lavoro di smerigliatura, pittura e applicazione delle scritte ideate da loro a scuola.
Le panchine rosse ormai sono il simbolo della lotta contro la violenza sulle donne e contro i femminicidi e il progetto , ideato e condotto da Sforza e Rizzi nelle scuole superiori di Milano e provincia, vuole sensibilizzare ragazze e ragazzi sui temi della parità di genere, del rispetto reciproco, della lotta contro gli stereotipi e delle pari opportunità di genere e della violenza contro le donne.
Partendo da un’ analisi di campagne pubblicitarie, di video e del linguaggio dei media, nonché della lingua corrente, che danno un’immagine oggettivata e sminuente della donna, alunne ed alunni vengono guidati a saper riconoscere comportamenti e atteggiamenti sbagliati, misogini e sessisti , anche tra amici, e a cambiare punto di vista, assumendo un atteggiamento più sicuro di sé e del proprio ruolo nella società, imparando anche ad affrontare il bullismo sui social.
I ragazzi della 3C dell’istituto Kandinsky di Milano, sono stati seguiti in classe anche dal writer, nonché insegnante e poeta di strada, Dario Pruonto, in arte Mister Kaos, che ha tenuto una lezione in aula sulla storia dei graffiti metropolitani, istruendoli poi sulle tecniche da usare nella realizzazione delle panchine . In classe i due gruppi in cui si sono divisi i ragazzi/e hanno ideato, con Mister Kaos e la Professoressa Cozzani, il progetto grafico delle due panchine, ideando anche gli slogan contro la violenza di genere, per renderle parlanti.
In una bella mattina primaverile della settimana del Design+Sostenibile si sono radunati tutti , insieme al Presidente del municipio 5, che ha patrocinato l’evento, Alessandro Bramati e all’architetto Massimo Caiazzo, per carteggiare, ripulire, primerare, pitturare, flatinare e finalmente rendere parlanti con le scritte, le panchine dei giardini di via Monetegani.
La gente del quartiere, prima incuriosita e divertita, poi, informata sulle motivazioni del restyling, ha seguito con simpatia la realizzazione e si è stretta intorno ai ragazzi che lavoravano, perchè ha capito che quelle panchine, che espongono anche il numero del centro antiviolenza nazionale 1522 e quello del centro antiviolenza di quartiere, ora hanno una valenza in più: sono la risposta delle ragazze e dei ragazzi del Kandinsky alla violenza sulle donne e ai femminicidi, di cui il quartiere è stato teatro anche recentemente. Le panchine rosse di via Montegani parleranno a tutti coloro che vi si siederanno per riposare e daranno un messaggio di parità tra i generi, contro la violenza verso le donne e di aiuto per chi ne avrà bisogno.