CASTELLETTO – Bisogna avere una certa età per ricordare che, una scena dell’Albero degli Zoccoli, il famoso film di Ermanno Olmi – che descrive la vita grama in una cascina bergamasca della fine dell’Ottocento – fu girata proprio a Castelletto di Cuggiono. Percorrendo un corto pertugio i protagonisti scendevano sulla sponda sinistra del Naviglio Grande e salivano su un barcone che li avrebbe portati a Milano. Il regista dell’Albero degli Zoccoli, girato nel 1978, in dialetto bergamasco e poi tradotto, è morto da pochi giorni all’età di 86 anni. Ha descritto la civiltà contadina del tempo che fu. Dal mio archivio mentale, ricordo un vecchio che insegnava al nipote come far crescere i pomodori: gettare lo ‘sporco’ delle galline, appena prima della nevicata, nell’orto (di notte, senza farsi vedere dagli altri contadini) e piantare le pianticelle vicino al muro (avrebbero mutuato il calore)…così si anticipava la crescita e si potevano vendere al mercato una settimana prima degli altri.
FOTO In questa opera di Giannino Grossi (1932) si vede il luogo che entrò nel film di Ermanno Olmi. ‘L’Albero degli Zoccoli’ (1978). I locali si lanciarono alla riscoperta del sito, com’ è avvenuto anche recentemente con Checco Zalone per il film ‘Che bella giornata’ del 2010, girato anch’esso sulle rive del Naviglio