Noi di Cam, tempo permettendo, restiamo con la porta aperta sulla strada. Un modo per essere vicini alla gente. In redazione da noi è passato il mondo. Abbiamo lasciato entrare tutti.
Oggi eravamo impegnati a fare 1000 cose. Quando d’un tratto sulla porta si affaccia un ragazzo di colore. Ci chiede gentilmente se possiamo passargli dei file dal Cd ad una chiavetta. Non abbiamo tempo, ma non sappiamo perchè, gli diciamo di si. Il trasferimento non è velocissimo, iniziamo a parlare. Lui Ugandese, noi amanti dell’Africa. Il nostro direttore incomincia a parlare del Sudan, paese confinante con l’Uganda.
Lyasi, si chiama così il ragazzo, conosce bene la situazione politica Sudanese. I due iniziano a parlare di Africa, delle difficoltà che ci sono nel continente. Poi il discorso si porta sulla musica Africana, Il direttore di Cam fa vedere a Lyasi alcuni gruppi togolesi che, il ragazzo Ugandese conosce: “suonano con cantanti ugandesi, sono bravi – aggiunge – anch’io con mio fratello suonavamo, anzi lui in Uganda è diventato famoso e sta bene anche economicamente“.
Ci guardiamo e decidiamo di video intervistare Lyasi, ha una storia d’immigrazione totalmemte diversa da quelle che sentiamo tutti i giorni.
Vi proponiamo la video intervista fatta a Lyasi dalla nostra Carla Rizzi: