Magenta–In queste belle giornate d’anticipo estivo, a percorrerla a piedi o in bicicletta, facendo ballare l’occhio tra la Piazza Liberazione e il Comune, tra la via Roma e la Garibaldi, magari passando a salutarci in via Pretorio, o sedendo al fresco sulla panchina di uno dei suoi tanti parchi pubblici, sembra una ragazzina… ma invece questa settimana ha compiuto 61 anni. Il suo nome risale al XIII sec, col toponimo Mazenta, modificato in Maggenga e associato alla fienagione. Dal primo villaggio fondato dai Galli Insubri in un punto strategico vicino al Ticino, ad oggi, di acqua ne è passata sotto ai ponti. La leggenda narra che nel 1310 l’Imperatore Enrico VII di Lussemburgo, bloccato sul suolo magentino con la moglie Margherita, da una tremenda nevicata mentre si recava a Milano, a seguito della grande ospitalità accordata alla sua persona e al proprio entourage dagli abitanti del luogo, innalzò il villaggio alla dignità di Borgo, coi privilegi di godere di una guardia armata e di istituire un mercato che, dal 1787, si svolge puntualmente ogni lunedì. Magenta è soprattutto nota perchè, durante la seconda guerra d’indipendenza, fu teatro della famosa battaglia, che vi si disputò il 4 giugno 1859, combattuta tra i Piemontesi e i loro alleati francesi contro l’esercito imperiale austriaco; fu vinta dai Franco-Piemontesi, aprì la strada alle truppe di Vittorio Emanuele II° per la conquista del Regno Lombardo-Veneto e contribuì a dare l’avvio al processo di unificazione nazionale.
La battaglia di Magenta si svolse nel territorio dell’odierno Comune di Magenta e del limitrofo Comune di Boffalora . Una curiosità che ha contribuito a rendere universale il nome della nostra città: negli anni della citata battaglia fu scoperto un colorante all’ anilina di colore rosso-violaceo. Il suo scopritore lo intitolò alla vittoria dei Francesi, e lo chiamò rosso Magenta. Questo colore è oggi conosciuto in tutto il mondo come un colore primario della quadricromia.
Alla fine del XIX secolo Magenta comprendeva già un ospedale locale costruito grazie alla munificenza dei benefattori locali Giovanni Giacobbe e Giuseppe Fornaroli, a cui la struttura venne intitolata. Entrambi furono successivamente fondatori di ben due istituzioni per l’infanzia a favore della città ancora oggi operanti, come omonime Scuole d’infanzia, sul territorio.
La nostra bella Magenta venne elevata al rango di città, con decreto del Capo dello Stato presidente Enrico de Nicola nel 1947.
Oggi, la redazione al completo di CAM, vuole quindi brindare, insieme alle nostre lettrici e ai nostri lettori, a questa bela tusa, che ha appena compiuto 61 anni, ma non li dimostra.