RUSSIA – Colpaccio della Russia, che elimina la Spagna, giocando in maniera solida e sconfiggendo gli iberici ai calci di rigore. Decisivi gli errori dal dischetto di Koke e Iago Aspas, entrambi ipnotizzati da Akinfeev. Il portiere del CSKA si riscatta dopo le pesantissime amnesie avute durante il Mondiale di Rio 2014, in cui i russi vennero eliminati alla fase a gironi, fallimento che costò, in seguito, l’esonero a Fabio Capello. Altra debacle delle Furie Rosse che, forse frastornate dal repentino e turbolento cambio di ct alla vigilia dell’esordio in terra russa, non hanno mai sfoggiato un gioco efficace e, soprattutto, cinico che venne invece espresso nelle spedizione sudafricana del 2010.
Servono i tiri dagli 11 metri anche alla Croazia per battere la Danimarca e Kasper Schmeichel. L’estremo difensore del Leicester sforna una prestazione colossale, a livello di quelle che offriva il papa Peter, leggenda del calcio mondiale. Non da meno Subasìc, che para tre rigori. Rakitìc, nella notte in cui Modrìc getta al vento la possibilità di regalare ai suoi i quarti di finale nei tempi supplementari, fallendo dal dischetto al 116′, fa volare la causa croata. Sarà quindi Russia-Croazia, la partita che decreterà chi dovrà compiere l’ultimo, decisivo passo per raggiungere la finale dello Stadio Luzniki.