Parte con 15 minuti di ritardo il corteo del Pride di Milano. Orgoglio in cammino, voglia di vivere l’amore così come lo si accompagna nei giorni e lo si porta sulla pelle. 250000 persone si mettono in marcia, perché il terzo millennio, purtroppo, si presenta civile ma non abbastanza. Parole queste ultime che danno il titolo alla manifestazione che vede fra gli organizzatori l’Associazione magentina “Le Rose di Gertrude” il cui Presidente è l’instancabile Sergio Prato. Egli nel suo battersi per i diritti della comunità LGBTQIA+, ha saputo coinvolgere diverse amministrazioni del nostro territorio come Corbetta, Inveruno, Arluno e Busto Garolfo; unico dispiacere per lui quello di non vedere la sua città sfilare insieme alle altre amministrazioni locali, poiché il Sindaco Chiara Calati ha negato il patrocinio alla manifestazione. Beppe Sala, Sindaco di Milano entra, all’altezza di San Gregorio, nella sfilata e si unisce al corteo accompagnato dal boato degli applausi dei partecipanti; tantissimi fra loro i giovanissimi, molti gli sponsor fra cui Coca Cola e Netflix e tantissime le Associazioni.
Il Pride è bellezza, luogo dove si celebra l’orgoglio delle diversità presenti nella comunità umana. Voglia di affermare il proprio essere, facendolo percepire come ricchezza.
Il Pride Milano termina, come di rito, con i discorsi delle autorità dal palco allestito in Piazza Oberdan e con un mare arcobaleno che si distende all’orizzonte di una città capace di fare emozionare un paese intero.