La violenza sulle donne, da quella agita tra le mura domestiche ( che vede vittime anche i figli che vi assistono), a quella subita nei luoghi di lavoro, alle sue manifestazioni più estreme che si estrinsecano nello stupro e nel femminicidio, è purtroppo argomento di attualità nelle cronache italiane. Secondo il rapporto EURES i femminicidi avvenuti in Italia, sono costantemente in aumento ( dall’inizio dell’anno ad oggi ben 38, nei primi dieci mesi del 2017 sono stati 114, con una media di uno ogni due giorni), per non parlare delle denunce di stalking e di molestie nei luoghi di lavoro, i cui dati sono ancora molto inferiori ai numeri reali, per la paura delle vittime di ritorsioni e di non essere aiutate fattivamente dopo la denuncia ( molti i casi di denunce di stalking non seguite con la dovuta attenzione, finiti tragicamente). Osservando le reazioni dell’opinione pubblica e l’attenzione che i media dedicano a questa vera e propria piaga sociale, sta facendosi strada un nuovo trend, che purtroppo riguarda tutte le notizie tragiche e la cronaca nera in generale, guerre comprese: una sorta di assuefazione del pubblico, quasi una rimozione autoconservativa del problema. Per far fronte a questa tendenza, tenere vivo il discorso sul tema violenza contro le donne e affrontare con la dovuta competenza il problema, cercando di individuarne le risoluzioni, applicando le leggi esistenti, che non sono poche, lunedì 23luglio, a Milano, Diana de Marchi la Presidente della Commissione Pari Opportunità del Comune ha organizzato un convegno. “Come gestire l’emergenza nei casi di violenza contro le donne”, cui hanno partecipato come relatori magistrati, avvocate, presidenti di case accoglienza per donne maltrattate e operatrici sanitarie.
In un prossimo articolo vi proporremo le fasi salienti del convegno, con gli interventi delle/i addetti ai lavori e le soluzioni che propongono per affrontare il tema .
Qui sotto l’intervista a Diana de Marchi, Presidente della Commissione Pari Opportunità del Comune di Milano.