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Cuggiono, Villa Annoni, cade un acero, tranciando i fili della corrente: intero quartiere senza elettricità.

written by Francesco Maria Bienati 10 Agosto 2018

Ieri sera una tromba d’aria ha nuovamente colpito il bosco centenario di Villa Annoni. Scrivo provocatoriamente bosco, perché quando in un parco pubblico gli alberi, e la flora in generale, non sono curati e crescono liberamente, di bosco si tratta. Abbiamo incontrato un esperto agronomo, il quale, dopo attento sopralluogo, ha dichiarato l’assoluta mancanza di manutenzione del Parco di villa Annoni , in particolare delle piante che costeggiano la cinta della villa.
Le fronde sono troppo cariche e pesanti, secondo l’esperto andrebbero sfoltite. Pina Panza consigliere delegato al Parco di Villa Annoni commenta: “Sono arrabbiatissima, il degrado floristico della Villa è una delle tante situazioni critiche che abbiamo ereditato dalle passate amministrazioni . Il Comune ha un agronomo che controlla la situazione e, non molto tempo fa, in una mail che ho tenuto, dichiarava che la situazione del Parco era ottimale”. Pina Panza prosegue : “prenderò le decisioni necessarie perché la situazione venga finalmente sistemata .”.
Intanto un acero secolare è stato abbattuto, perché malato e rovinato al suolo , fortunatamente senza causare danni alle persone. Un vero peccato che un parco secolare, come quello di Villa Annoni, venga lasciato in uno stato di consevazione approssimativo. Speriamo in un prossimo futuro …

Francesco Maria Bienati

Chi è Francesco Maria Bienati, innanzitutto… uno che fino qui ha vissuto e, a suo modo, vuole continuare a vivere. Come ha fatto finora, seguendo quello che la vita gli offre tentando di carpirne l’attimo. Lo stesso attimo che l'ha portato a intraprendere la strada del giornalismo: nel 1993, seduto su un muretto nei pressi dell’ospedale di Mostar, con la colonna sonora dei colpi di mitragliatrice, accorgendosi che c’era bisogno d’informare per sensibilizzare il mondo che c’era una parte di mondo che soffriva. Cosi, da appassionato fotoamatore diventa Giornalista (mi piace definirmi Fotoreporter). La mia sensibilità mi porta a proseguire l’esperienza bosniaca in altri paesi in guerra: Albania, Israele, Sudan. Altri reportage li realizzo in Togo, Egitto, Tunisia, Benin. In questi anni collaboro alla fondazione di due Onlus, l’Associazione Un Sorriso per il Sudan e Il Coordinamento Pro Missioni di Magenta. Dopodiché mi butto nell'imprenditoria, fondo una ditta di Autotrasporti internazionali che mi permette di girare per la vecchia e nuova Europa. Continuando a documentare in maniera personale le cose e le storie che vedo. Sono cofondatore dell’Associazione Amici di Mons. Macram, Vescovo Sudanese operante nella sua terra. Oggi continuo a seguire l’attimo: ho deciso di tornare a fare il giornalista, nel tentativo di dare voce a chi non ne ha.