TURBIGO – Visto che gli umani sono scarsamente interessati a memorizzare i fatti salienti della loro storia, ci pensa il Ticino che, ogni tanto, fa affiorare alcuni reperti che le moderne tecnologie permettono di datare. Il letto del fiume è una sorta di archivio…
L’anno scorso, dall’alveo del fiume è stata ‘estratta’ da un ragazzo turbighese una sorta di excalibur, una spada celtica in rame di quattromila anni fa. Al rinvenimento della spada – allo studio presso la Soprintendenza milanese – è seguito quello di un palificato.
Dopo quello del ponte del 1274 di una decina di anni fa, che ha dato il la ad una pubblicazione (‘Il ponte torriano sul Ticino’), recentemente Christian N. ne ha rinvenuto un altro ai margini del Cavaoss(foto), in dirittura con il molino del Pericolo, dove arrivava – in un tempo ancora da definire – l’antichissima strada del porto sul Ticino (Il primo atto notarile, nel quale viene notificato l’acquisto da parte di Luigi de Piatti della sesta parte del porto e del ponte di Turbigo, è del 18 dicembre 1417).
Sono tracce – la spada e il palificato – della millenaria storia del Ticino che, oltre ad aver aiutato i locali a campare (la pesca, i sassi…) ha memorizzato le antiche vicende che lo hanno visto protagonista.
In particolare, per quanto riguarda il recente palificato, il Centro Universitario Datazioni, Dipartimento di Scienze dei Materiali dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, ha scritto nel suo referto: “La pianta da cui è stato ricavato il palo in esame è stata tagliata in un periodo posteriore alla seconda metà del XVII secolo d. C. con un picco di max probabilità tra il 1650 e il 1800”. Ragion per cui possiamo ipotizzare che l’opera possa essere stata preparatoria alla battaglia del 31 maggio 1800, quando Turbigo fu messo a ferro e a fuoco dai Francesi. In tale occasione – è stato riportato da alcuni storici – il combattimento avvenne proprio al ‘Cavaoss’, una lingua di terra tra i due rami del Ticino, proprio nel cui corollario è stato rinvenuto il palificato.
FOTO il palificato affiorato ai margini del Cavaoss.