L’avevamo conosciuta nella fase ultima della sua vita. Ai primi di agosto una mail informa che la Maria sta morendo. Sapevamo del cancro, sapevamo che, stavolta, sarebbe stata la sua mano a cercare altre mani, come estremo saluto alla gente della struttura nella quale aveva vissuto – come infermiera-caposala – per 42 anni.
Non aveva mai abbandonato nessuno nei letti della Morte, aveva sentito salire il freddo sulla fronte dei morituri, ma non aveva mai tirato indietro la mano. La conosceva bene la Morte, sapeva di essere stata chiamata. E sapeva anche che, accettandola, l’oltretomba sarebbe stata più vicina. In questo modo si sarebbero cancellati i rancori, gli errori e si sarebbe lasciato un ricordo positivo che avrebbe dato la forza a coloro che ancora restavano in questo mondo di combattere ad armi pari con la Morte.
Il suo testamento spirituale è stato raccolto nel libro in stampa che raccoglie la storia secolare di quella ‘grande famiglia’ di cui Lei è stata una delle protagoniste… Come ci ha sussurrato Lei tempo fa, “quando arriva il tempo bisogna andare…”. Il Paradiso l’attende…