C’era tutta l’Italia a Genova oggi, per dare l’ultimo saluto alle vittime del crollo del ponte Morandi, a quelle 19 le cui famiglie hanno acconsentito ai funerali di Stato, tenutisi dove i loro cari hanno perso la vita, ma anche per quelle i cui familiari hanno voluto esequie rigorosamente private nei luoghi dove sono nate e/o vissute. C’eravamo anche noi di CAM, come reporter e come Italiani. Migliaia di persone che, dalle prime ore del mattino, si sono radunate alla Fiera di Genova dove si è svolta la cerimonia funebre. Quasi 8 mila persone hanno partecipato alla funzione officiata nel padiglione Jean Nouvel della Fiera dal Cardinal Bagnasco, ripresa da CAM ( vedi nostra diretta) e da molte Tv italiane e straniere, più di 500 i giornalisti accreditati. Nel giorno di lutto nazionale, per quella che in molti hanno definito una “strage di Stato”, sono intervenute le massime cariche istituzionali: il Presidente Mattarella, che ha voluto anche fare un sopralluogo ai resti del ponte crollato, il Premier Conte con i Ministri Di Maio e Salvini, e il Sindaco della Città Marco Bucci con tutto il Consiglio, molti Sindaci della Liguria e dei Comuni originari delle salme.
Commozione e rabbia quando sono stati letti i nomi delle vittime del crollo, il cui bilancio ormai definitivo è di 43, ma anche manifestazioni di gratitudine per i Vigili del fuoco, che in questi giorni si sono adoperati senza sosta per liberare i feriti e per il ritrovamento dei corpi, per gli Operatori del 112 e per tutte le Forze dell’Ordine che con spirito di abnegazione hanno coordinato ed espletato le operazioni di soccorso.
In nottata i Vigili del Fuoco hanno trovato l’automobile Huyndai, su cui viaggiava una famiglia di Oleggio, nel greto del torrente Polcevera: i resti sono dei componenti della famiglia Cecala, il papà Cristian, la mamma Dawna e la piccola Kristal, di appena 9 anni fra tra le macerie del viadotto, schiacciata sotto un blocco di cemento. “Siamo tutti vicini ai parenti della famiglia Cecala” di Oleggio, ha detto don Claudio Vezzani parroco della Chiesa del Bedisco a Oleggio (Novara). Le condizioni in cui si trovano vettura e corpi è tale da rendere molto complessa l’operazione di riconoscimento, si apprende dalla Prefettura. La cittadina di Oleggio si é subito stretta attorno ai loro cari.
L’atmosfera che si respirava stamattina nel padiglione Jean Nouvel era una nebbia di emozioni: profonda tristezza per la tragedia umana di chi ha perso una figlia, un marito, i genitori, gli amici; la rabbia e l’impotenza di quei Genovesi che hanno visto distrutta o hanno dovuto evacuare in un lampo la propria casa che si trova nell’area del crollo, la paura del futuro di un’ intera Città, che si trova letteralmente spezzata in due e che vive da sempre delle attività legate al Porto. A questo proposito il Sindaco Bucci ha già approntato un piano alternativo di viabilità, civile e commerciale, ma si prevede già un aumento del 20% per i trasporti su ruota che dovranno transitare da e per il porto.”Serviranno più bus e più treni”, ha aggiunto il primo cittadino. “Il trasporto in alcuni punti sarà gratuito. Dal Governo mi aspetto un piano specifico per Genova”, ha concluso.
Non avremmo mai voluto dovervi documentare una mattina così, soprattutto in un periodo in cui ancora molti di voi sono in vacanza o stanno rientrando alle proprie case. Il nostro pensiero è ancora per quelli/e che non potranno più farvi ritorno, per causa di una tragedia che non è frutto di fatalità, avvenuta in un Paese, l’Italia, che costruisce ponti, strade, e grandi opere edili in tutti i paesi del mondo, le cui capacità ingegneristiche e industriali sono riconosciute all’estero come eccellenze nel settore, ma che non è stato capace di rendere sicure quelle costruite per i suoi figli e figlie.
Qui sotto il video del nostro sopralluogo: