Aspettavo con ansia la telefonata. Non sono solo uno a cui piacciono le moto : ho una vera, immensa passione per questo Sport, che seguo con attenzione, esattamente dal giorno in cui persero la vita Renzo Pasolini (35 anni) e Jarno Saarinen (28 anni). Sembra ieri, invece sono passati 45 anni da quel 20 maggio 1973, data fra le più tristi e tragiche della storia del motociclismo.
Allora stavo guardando la telecronaca e la mia attenzione di bambino si concentrò quando vidi sullo schermo una moto, con 2 piloti a bordo, tornare ai box in senso contrario. Negli anni ‘70 non c’era tutta la tecnologia di ripresa e di comunicazione di oggi: il telecronista comunicó al pubblico l’incidente, senza immagini.
Il regolamento di gara allora ammetteva solo 30 moto allo Start (erano 47 nelle pre qualifiche). Cinque i corridori in prima fila: Saarinen, Kanaya, Pasolini, Lansivuori, Braun. Motori spenti, piloti a terra, pronti a spingere la moto, folla col fiato sospeso. Poi: un attimo lungo una vita. Davanti a Pasolini, un pilota in testa si imbarca. Forse Renzo è costretto a “pelare” il gas: è grippaggio del cilindro di destra. La ruota posteriore della HD svirgola, la moto si impenna a cannone, sbalza in alto: il riminese ripiomba sull’asfalto, dopo un volo pauroso di oltre 50 metri. Saarinen, in scia, non può evitare il bolide di Schiranna e lo centra in pieno. Jarno vola in aria e poi picchia duro a terra, andando a sbattere sulla lama del guard rail e massacrandosi la testa. Tutto il resto è Storia del Motociclismo.
Da allora non ho mai perso una gara del Moto Mondiale (oggi MotoGp). Quanto detto, per raccontare che la mia è pura passione che scorre nelle vene e fa pulsare il cuore come fosse un pistone, ogni volta che si accendono i motori. Oggi. La telefonata, tanto attesa, da parte di Stefano Lavazza della SC-Project arriva: “vai al centro accrediti, ci sono 2 pass a tuo nome, sei ospite di Yamaha Tech 3, in cui corrono i piloti Johann Zarcò e Hafizh Syahrin”.
Questa telefonata arriva 3 giorni prima del week end di gara: la voglia di andarci è tantissima. In men che non si dica, organizzo tutto il soggiorno e insieme all’amore della mia vita, Anna Porcheddu, parto alla volta di Spielberg, Red Bull Ring.
Un’ emozione unica è arrivare davanti al cancello Paddock, mostrare il pass e sentirsi dire “Benvenuti”. Faró arrabbiare un po’ Stefano Lavazza, dichiarando che la nostra “mission” era vedere (e scattare una foto) il mio idolo di sempre e di oggi, Valentino Rossi. Ricordiamo che SC-Project è sponsor tecnico del pilota Marc Marquez, che monta un loro impianto di scarico sulla sua Honda Hrc. Nel breve tempo occorso alla visita al Red Bull Ring, abbiamo visto Valentino, ma purtroppo non Marc. Un altro motivo per cui dico grazie a Stefano Lavazza che, pur sapendo per chi tifo, mi ha procurato il Pass: vero esempio di comportamento sportivo, che hanno tutti gli amanti delle moto.
Mentre io giravo tra gli enormi Motor Home, in cerca dei piloti, Anna ha scelto di vedersi la gara nell’Hospitality di Tech 3, sorseggiandosi una Monster Energy. Io ho seguito la gara a tratti, ma essere lì sul posto, così vicino ai miei “idoli” è bastato a farmi felice. Un po’ di cronaca del Gran Premio è doverosa: Lorenzo firma il terzo successo su una pista favorevole a Ducati, la Honda di Marc Marquez ha dato filo da torcere alla coppia della casa di Borgo Panigale. Dopo tanti sorpassi il maiorchino è riuscito a imporsi e ha ottenuto così il suo terzo sigillo stagionale, terzo anche con la Ducati, che gli permette di recuperare due posizioni nella classifica iridata dove è ora terzo. Marquez si è così dovuto accontentare del secondo posto, davanti ad Andrea Dovizioso che sul finale non aveva più gomme per lottare per la vittoria. Ai piedi del podio è arrivato Cal Crutchlow, miglior pilota di un team privato, il team LCR, davanti a Danilo Petrucci, portacolori del team Alma Pramac Racing. Chiude con un positivo sesto posto Valentino Rossi, che ha fatto una grande rimonta alla guida della Yamaha M1 dopo esser partito dalla quattordicesima casella dello schieramento di partenza.
Chiudo questo articolo con una galleria di foto scattate all’interno del Red Bull Ring, ringraziando ancora Stefano Lavazza e Marco De Rossi della SC-Project per l’opportunità datami.
Resto a disposizione per il pagamento del pegno: indossare una maglietta…