A Castano Primo, circa 11,200 cittadini, vivono un migliaio di Musulmani regolarmente registrati, cittadini Italiani e potenziali elettori, che hanno affittato o acquistato casa dai Castanesi, frequentano le scuole comunali e lavorano in aziende locali. Il problema moschea era sorto nel 2015 quando il Comune dette il permesso per costruirla su un terreno acquistato dalla Comunità Islamica, adiacente il luogo dov’era la sede dell‘Associazione Culturale Madni, dove si riuniva la comunità islamica. Nel 2016 inizia lo scavo e i lavori di costruzione del luogo di culto, ad opera di imprese locali, ma, in seguito alle proteste della Lega, che indisse un sondaggio tra i suoi elettori, il Comune fece marcia indietro e, bloccò i lavori. Quest’anno, grazie alla cristiana accoglienza del Parroco don Piero, i Musulmani hanno potuto effettuare la preghera serale del Ramadan nei locali dell’oratorio, ma solo per un mese e a tutt’oggi non sanno dovre riunirsi per pregare.
Nella foto a fianco abbiamo un esempio ( della Comunità Coreis Italiana) di come chi vuole fare conoscere un luogo pubblico su Googlemap, completa le informazioni della scheda con riferimenti geografici, telefonici e nel caso di una moschea in attività, anche del responsabile del culto.
Questa è Storia, ma la cosa buffa è che se qualcuno volesse raggiungere da fuori un qualsiasi luogo di culto islamico castanese e ne facesse ricerca su Google Maps lo troverebbe: sulla mappa di Castano Primo in via Friuli c’è il contrassegno che indica la Moschea Masjid di Castano e le indicazioni stradali per raggiungerla. Chi ce l’ha messa?
Non sappiamo se ridere o pensare a qualche folletto verde-blu che si diverte a giocare su Googlemap.