TURBIGO – E’ dalla Giulia del ‘Polidor’ che si hanno le notizie del giorno. E’ una sorta di ‘hub’, di crocevia di quanto avviene in paese. Conosce i suoi clienti e scambia volentieri parole con tutti i turbighesi per cui acquisisce notizie che fa circolare tra quelli che pensa abbiano interesse a conoscerle. Stamattina la notizia – tra un quotidiano e un pacchetto di sigarette – è stata la morte dell’architetto Antonio Mereghetti, il progettista della ‘Casa del Giovane’.
“Un tempo veniva ad acquistare la ‘Settimana Enigmistica’ e, dopo un po’, non l’ho visto più… Stamattina un amico dell’architetto mi ha detto che è mancato. Era ricoverato da un paio d’anni in una struttura protetta, dopo la morte della moglie e della sorella”.
Antonio Mereghetti, classe 1932, era nato a Magnago. Iscritto alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano nell’a.a.1951-52, risulta iscritto all’Albo degli architetti di Novara al n.95.
Ha lavorato molto a Turbigo. Al tempo della costruzione della Casa del Giovane aveva lo studio in Via Fredda, 4, con il soffitto pitturato di rosso; poi si è spostato in una trasversale di Via Dante.
A lui si devono: la ‘Casa del Giovane’; l’ampliamento delle Scuole Elementari; il progetto di un campeggio Roulottes. Molti gli interventi per industrie e uffici ma, particolare, è stata la realizzazione di diversi condomini in territorio turbighese: Via Volta; ‘Splendor’ Via Allea; ‘Le Giare’ con albergo in Via Stazione; ‘Dall’Agnese’ in Via Belvedere; Vicolo Sport; ‘Smeraldo’ in Via Volta angolo Via dei Frati. Ricordiamo anche le Ville Candiani e Rudoni a Robecchetto con Induno.
FOTO il cardinal Montini inaugura la ‘Casa del Giovane’ nel giugno 1963, pochi giorni prima di salire al soglio pontificio