LONATE – Nell’intervista a Giuseppe Bono – il ‘Corriere’ Economia del 3 settembre 2018 – numero uno di Fincantieri – la ditta candidata per la ricostruzione del viadotto genovese – si dice:
“Fincantieri fa questo lavoro dal 1910, ha costruito un ponte in acciaio in Argentina, ne sta progettando uno sul Ticino…”.
Il presidente non specifica a quale ‘passo’è destinato il ponte, ma potrebbe essere quello di Oleggio-Lonate, visto l’intensificarsi del traffico su gomma (passano un sacco di pullman diretti a Malpensa), ragion per cui, da qualche tempo, sono apparsi cartelli di senso unico alternato.
UN NUOVO PONTE PER MALPENSA – Alla fine dell’Ottocento furono realizzati tre ponti in ferro sul Ticino: Oleggio (1889), Turbigo (1887) e Sesto Calende (1882). Sono l’espressione di un’epoca, come la torre Eiffel (1889) di Parigi e la statua della Libertà di New York (1886). Solamente il ponte di Oleggio (progetto dell’ingegner Vincenzo Soldati, finanziato dalla legge del 23 luglio 1881) è riuscito ad oltrepassare il secolo di vita: Turbigo e Sesto Calende, entrambi ponti ferroviari, furono bombardati durante la seconda guerra mondiale e ricostruiti al termine delle ostilità. Oleggio si salvò e da una decina di anni rappresenta l’unica via di comunicazione tra il Piemonte e l’aeroporto di Malpensa, in quanto trait-union della strada provinciale 527 ‘Bustese’. Si tratta di un’arteria ad altissima densità di scorrimento veicolare che negli ultimi anni ha accelerato il degrado della vecchia struttura in ferro che fu pensata per i carriaggi del mondo contadino. Inoltre, pullman e camion, che si introducono incessantemente nel “tunnel reticolare in ferro”, rendono difficile il doppio senso di circolazione, come abbiamo già detto, per cui oggi siamo a senso unico alternato.
L’attuale ponte in ferro ha una lunghezza di 187,50 metri, un’altezza di 6,05 metri, la larghezza di 6,95 metri (9 metri comprese le due passarelle pedonali). La sezione utile delle imboccature è di 5, 33 metri con un’altezza di 4,42 metri. Costò circa un milione di vecchie lire compresi i raccordi stradali.
FOTO IN EVIDENZA Il ponte di Oleggio e, sotto, il ponte sul Ticino al passo di Turbigo. Opera di Giancarlo Colli